Nessuno disturbi l’amore di Anna Zarlenga – Recensione: Review Party

 

Oggi il blog partecipa al Review Party di Nessuno disturbi l’amore, il nuovo romanzo della bravissima Anna Zarlenga.  Alex e Dori vi conquisteranno

Dori è una scrittrice. A ventotto anni vive ancora con la famiglia, che non la incoraggia affatto, anzi, la soffoca con richieste continue, convinta che in fondo, il suo, non sia un vero lavoro. Ma Dori, sotto lo pseudonimo di Delphine M. Bright, con il primo romanzo ha avuto molto successo. Ha persino sperato che da quel momento in poi la sua vita potesse cambiare. Purtroppo i successivi romanzi non sono andati altrettanto bene e ora il rischio di un altro flop la terrorizza. Come se non bastasse, l’editor la incalza perché consegni in tempo e questa volta condisca la trama “con un po’ di pepe”. Ed è proprio questo il problema… Dori non sa proprio cosa sia il pepe. La sua vita amorosa è ormai da tempo inesistente. In un momento di crisi dovuto allo stress in famiglia, Dori dà fondo ai suoi pochi risparmi e decide finalmente di andare a vivere altrove, per ritrovare un po’ di tranquillità. Non navigando nell’oro, l’unica possibilità è affittare una stanza insieme ad altri studenti. In fondo uno studente dovrebbe studiare: quale fastidio potrebbe mai darle? Dori non immagina proprio in quale guaio sta per cacciarsi…

 

La mia opinione

 

Anna Zarlenga ci regala un altro meraviglioso romanzo, che ci fa riflettere e non solo sognare e sorridere. Il primo elemento  che colpisce il lettore sono i personaggi principali di Nessuno disturbi l’amore, che sono stati caratterizzati alla perfezione. Personalmente mi sono riconosciuta molto in Dori. La protagonista è seria, intelligente, ha degli obiettivi e tanta voglia di realizzarli, scrive dei romanzi d’amore ma si rifiuta di vivere delle esperienze non  solo sentimentali, ma anche di qualsiasi altro tipo. Dori ha paura di vivere davvero perché farlo significa rischiare. Questo ci porta a riflettere sulla fase di scrittura di un romanzo: è sufficiente la conoscenza delle seppur fondamentali regole narrative o per scrivere di  qualcosa bisogna farne prima esperienza? La protagonista di Nessuno disturbi l’amore è ancora giovane, ma quando è  circondata dai suoi  coetanei si sente sempre fuori posto, diversa. Credo che in molti possano ritrovarsi in questa descrizione. Dori riuscirà a vivere una storia d’amore in grado di ospitare  anche il suo lavoro?

La Zarlenga è stata davvero brava a descrivere Alex, che è l’opposto di Dori. Non ha un obiettivo, cambia una donna ogni sera, ma non sa nulla dell’amore. Non esita a fare nuove esperienze. In realtà vorrebbe solo essere libero e venire accettato per quello che è davvero. Eppure i protagonisti di Nessuno disturbi l’amore sono più simili di quanto possano credere: alle prese con delle famiglie che non li comprendono, cercano la loro strada, perseguendo l’indipendenza e la possibilità di vivere come meglio credono. 

Il pregiudizio della famiglia di Dori ci permette di analizzare una triste realtà: coloro che lavorano da casa, che si occupano di editoria o di giornalismo, spesso non vengono presi seriamente in considerazione da amici e parenti, che considerano le loro ore di lavoro come dei momenti di svago. Questo ci permette anche di analizzare l’opinione che dei romanzi rosa hanno molte persone. Il rosa viene considerato un genere leggero, privo di sfumature, che non dona nulla a chi legge se non mero intrattenimento e che non richiede particolari abilità da parte dello scrittore.  Niente di più falso. Un romanzo rosa può intrattenere e allo stesso tempo far riflettere chi legge su tematiche anche di una certa rilevanza. Il mio primo approccio con l’orrore della guerra del Vietnam è stato grazie a Danielle Steel e al suo Messaggio dal Vietnam. Sempre la Steel è stata in grado di farmi riflettere sul trattamento riservato alla popolazione giapponese residente negli Stati Uniti dopo Pearl Harbor. Scrivere un rosa significa documentarsi, cercare una trama in grado di incollare il lettore alle pagine, creare dei personaggi credibili e coerenti in grado di uscire dal romanzo e di conquistare il lettore, facendosi ricordare da lui. Insomma scrivere rosa non è facile come bere un bicchiere d’acqua, come credono in molti, sbagliando.

Nessuno disturbi l’amore ci fa riflettere su questa e su tante altre tematiche. Riusciranno i nostri protagonisti a realizzare i loro obiettivi? L’amore trionferà? Per scoprirlo dovrete leggere il romanzo.

Anna Zarlenga colpisce il lettore con il suo stile semplice e diretto, in grado di rendere i personaggi così familiari per il lettore. 

Un romanzo divertente e allo stesso tempo romantico e in grado di fare riflettere.

Assegno 6 stelle su 6

O 5 stelle su 5.

 

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