La scrittrice senza tempo di Monica Brizzi – Recensione: Review Party

 

 

 

Oggi il blog partecipa al Review Party di Una scrittrice senza tempo,  il nuovo romanzo di Monica Brizzi. Per me è sempre un piacere leggere e recensire i romanzi di questa autrice, che ringrazio per la copia digitale in omaggio.

 

 

Tempo e spazio, per Bianca Maffi, sono difficili da comprendere. Essere cresciuta tra un continente e l’altro l’ha resa una ragazza piena di mancanze ma capace di raccontare, con i suoi libri, storie indimenticabili. Bianca è abile con le parole scritte quanto non lo è mai stata con quelle parlate, e ora che ha deciso di trasferirsi in una cittadina toscana per iniziare un nuovo romanzo, è pronta a tutto.

Grazie al curioso condominio dove andrà a vivere, ad amici che non si aspettava di avere, alla sorella e ai ricordi che porta sempre con sé, nascosti in delle scatole di latta, il futuro di Bianca prende a districarsi, il tempo e il suo trascorrere cominciano a essere delle certezze e la vita pare diventare finalmente sua. Manca solo una cosa: Ian. Senza di lui, niente di tutto questo sarà davvero possibile.

 

La mia opinione 

 

Monica Brizzi sceglie un genere diverso dal suo solito, spostandosi verso la narrativa, e lo fa piuttosto bene. Il tema principale è interessante: una ragazza, che insieme alla sorella ha sempre viaggiato per il mondo a causa del lavoro dei genitori, fatica a fermarsi, a mettere radici. Bianca è al centro di una situazione complessa e ambivalente: da un lato viaggiare le ha permesso di immergersi in mille culture e di essere una vera cittadina del mondo, dall’altra l’ha privata delle radici, di una famiglia stabile, di amici veri e di una relazione sentimentale ancorata sul per sempre. Pur consapevole di queste mancanze, pur amando davvero qualcuno, lei non riesce a fermarsi… Tutte le culture e i luoghi,  che per Bianca si sono rivelati importanti,  sono stati ben descritti dalla Brizzi, che ci ha trasportato lì e ci ha mostrato il ruolo svolto dalle diverse città nella vita della protagonista e di Ian. Inoltre abbiamo visto letteralmente Bianca compiere un percorso e mettere radici, scoprendo nei propri vicini di casa una famiglia e degli amici. Per una “nomade” come lei anche l’amicizia è un’esperienza nuova e sconosciuta. Avrei approfondito un po’ di più,  però, le motivazioni che hanno portato la protagonista a cambiare e a scegliere di fermarsi.

Ian resta molto sullo sfondo, ma non è lui il protagonista.  Al centro della vicenda vi è solo Bianca e, alla fine, credo che sia stata la decisione migliore. Ammetto però di non essere riuscita a entrare davvero in empatia con lei. L’ho trovata sempre distante… nonostante il ruolo narrativo da lei svolto alla perfezione.

Avrei aggiunto qualche pagina in più,  per inserire alcuni approfondimenti, però nel complesso la Brizzi ha fatto un buon lavoro. Ci si sposta attraverso luoghi e tempi diversi e la lettura, da questo punto di vista, è davvero affascinante. 

Lo stile è molto ricercato ed elegante, anche se questo ha un pregiudicato in parte il legame diretto con il lettore.

Assegno a La scrittrice senza tempo 4 e ½ / 5 stelle su 6.

 

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