La seconda moglie di Juls Way : Review Tour

Oggi il blog partecipa al review tour de La seconda moglie, il  romanzo di Juls Way edito dalla Words Edizioni. 

Ringrazio la CE per la copia digitale in omaggio. 

Londra, 1899.

All’alba del nuovo secolo, lady Lavinia Roseland, figlia del Conte di Carvanon, è costretta a un matrimonio combinato con lord Edward Montegue. Un’unione nata male in partenza: lei ha una reputazione macchiata, un carattere terribile e una lingua ben affilata; lui, vedovo e con una carriera politica da portare avanti, la vorrebbe tenera e devota. Tuttavia, Edward non è immune al fascino di Lavinia che, con le sue mise maschili, si fa ambasciatrice di idee nuove e rivoluzionarie. Ad avvicinarli sarà la strana e improvvisa sparizione del padre di lei. Marito e moglie si ritroveranno così nella romantica Cornovaglia, ospiti di una tenuta ricca di misteri, per scoprire vecchi e nuovi intrighi della famiglia Carvanon.

La mia opinione. 

Buona la prima per l’autrice Juls Way, che ci trasporta, grazie al romanzo La seconda moglie, alla fine del 1800, quando il mondo intero attendeva con ansia gli ultimi mesi che li separavano dal nuovo secolo. 

I protagonisti della nostra storia sono agli antipodi da ogni punto di vista, ma sono costretti ad unirsi in matrimonio. Le nozze combinate all’epoca erano la norma mentre quelle basate sulle scelte dettate dal cuore l’eccezione. Lavinia è un personaggio femminile forte, una lottatrice coraggiosa che desidera essere protagonista della propria vita e non rilegata in un mondo dorato dove tutte le decisioni spettano agli uomini. Le donne hanno il diritto di informarsi, di esprimere la propria opinione sulla politica e sulla società. Lei è una vera e propria suffragetta, che non esita a infrangere regole e norme sociali pur di perorare la sua nobile causa. Grazie a persone forti e coraggiose come Lavinia, noi donne abbiamo oggi dei diritti che diamo per scontati. La strada per la parità è ancora lunga da percorrere e anche noi, come la protagonista, dovremo lottare. 

Edward vuole costruirsi una carriera politica e ha bisogno che la sua seconda moglie rispetti tutte le norme sociali e metta da un lato le sue follie rivoluzionarie. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una storia ricca di conflitti, perché se Edward è deciso a recludere Lavinia in una prigione dorata, lei non ha nessuna intenzione di arrendersi. 

Eppure il protagonista maschile riesce a far innamorare il lettore, perché proprio come Darcy, Thornton e Rochester, farà un percorso degno degli eroi dei grandi classici tanto apprezzati dal pubblico. Numerosi sono i riferimenti alle grandi autrici come Jane Austen, Elizabeth Gaskell e le sorelle Bronte. Queste donne straordinariamente dotate hanno mostrato al mondo che anche il “sesso debole”, quello rilegato in un angolo, può possedere il genio, il talento e ha le capacità per realizzare tutti i propri sogni professionali. 

Ogni riferimento ai grandi classici, da Orgoglio e Pregiudizio a Nord e Sud è stato da me particolarmente gradito. 

Ne La seconda moglie la narrazione è in terza persona, ma si riesce a provare subito una grande empatia per i due protagonisti, soprattutto per Lavinia. 

Sarà meraviglioso per chi legge assistere al progressivo avvicinamento tra i due sposi, che oltre a scoprire l’attrazione reciproca che li lega, uniranno i propri sforzi per scoprire alcuni misteri legati alla famiglia di Lavinia. La seconda moglie infatti è un romanzo ricco di colpi di scena. Lo stile dell’autrice è pulito, elegante, scorrevole e molto curato. 

Assegno a questo romanzo 6stelle  su 6. Se avete amato la Austen, la Gaskell e le sorelle Bronte non potete perderlo.