Tutto ciò che siamo di Monica Brizzi (Social Series #2) – Recensione: Review Party

Tutto ciò che siamo - Review Party- banner

Oggi il blog partecipa al Review Party di Tutto ciò che siamo, il secondo volume della serie Social, scritta dalla bravissima Monica Brizzi. Un romanzo per riflettere su come le nostre scelte di vita possano influenzare la salute del nostro pianeta e degli esseri viventi che lo abitano. Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio.

Tutto ciò che siamo - cover

Gianluca Zetti è il mio peggior amico. O miglior nemico.
È intelligente e acuto, superficiale e poco empatico. Bello, ricco e con il mondo ai suoi piedi.
È un ex calciatore, attualmente giornalista. È la mia nemesi.
E lavoriamo insieme.

Zoe Liu Gambetti è una giornalista, la migliore del suo genere. Bella da far male, vegana e orgogliosa, è la mia spina nel fianco. Da tutta la vita.
La sua scrivania è a due passi dalla mia.
Il che significa che sono finito.

La mia opinione

Torna Monica Brizzi con la Social series ed è giunto per noi il momento di fare la conoscenza di Gianluca e Zoe, due personaggi che l’autrice ha saputo ben costruire e che apparentemente sembrerebbero agli antipodi. I due giovani hanno passato l’adolescenza a litigare e ad affrontarsi. Se Zoe ha sempre apprezzato l’intelligenza di Gianluca, ma lo ha anche considerato frivolo, privo di interessi veri e poco interessato a lei, senza mai interrogarsi davvero sulle sue sofferenze e su cosa si nascondesse dietro a quel ragazzo popolare e dedito al calcio, lui sembra avere degli enormi problemi di comunicazione quando c’è di mezzo lei, finendo sempre per dire la cosa sbagliata nel momento peggiore, rischiando di venire frainteso. Il protagonista maschile di Tutto ciò che siamo è davvero disinteressato a Zoe come lei crede? Di sicuro la Brizzi ha saputo descriverci un ragazzo profondo, capace, intelligente e pieno di ferite psicologiche, legate a un padre che ha sempre detestato le sue scelte e il suo vero modo di essere e un infortunio che ha messo fine alla sua carriera, ma che forse gli ha dato la possibilità di inseguire il suo vero sogno. In Tutto ciò che siamo, infatti, Gianluca dimostra di avere una determinazione enorme nel cercare di rimettersi in piedi e alla fine del romanzo inizierà anche ad affrontare il suo più grande ostacolo e limite.
Zoe invece ha un nome molto particolare e azzeccato per questo personaggio. Infatti Zoe è un nome che deriva dal greco e significa vita e la nostra protagonista mostra sin da subito di avere a cuore ogni vita, umana, animale, vegetale. Lei ha delle idee, si schiara, combatte, segue i propri ideali e vive secondo le loro norme. La Brizzi utilizza questo personaggio per farci riflettere su tematiche molto importanti, come la nostra alimentazione e le sue conseguenze sul piano ambientale, sull’importanza del riciclo, sul rispetto della natura, ma anche degli esseri umani e in particolare dei meno fortunati, che spesso vivono in un regime di semischiavitù per permettere a noi di godere di benefici e di oggetti lussuosi. In particolare in Tutto ciò che siamo si parla della scelta dei vegani, che spesso vengono identificati solo come coloro che seguono la moda del momento. Il romanzo della Brizzi quindi ci spinge a riflettere anche sulle nostre vite e su come le nostre scelte possono influenzare la sopravvivenza del nostro pianeta e degli esseri viventi che lo abitano. In molti punti mi sono trovata d’accordo con l’autrice e in altri meno, perché con tutta la buona volontà del mondo non penso proprio di essere destinata a diventare una vegana. Credo, però, che la mia scelta di vita vada rispettata, così come va fatto con quella di Zoe, che non mi sentirei mai di condannare o di sminuire come fanno molti nel romanzo e credo che tutto questo sia anche utile per informare con consapevolezza chi legge, per permettergli di prendere delle decisioni a riguardo.
In Tutto ciò che siamo ovviamente c’è anche una parte romance, quella che lega i due protagonisti. Devo dire che Zoe e Gianluca sono davvero una bomba insieme. Ho recepito il peso dei mille fraintendimenti che si portano dietro dai tempi del liceo, il rimpianto delle parole non dette e delle occasioni sprecate, la forza di un sentimento nascente da un lato e di un amore difficile da dichiarare dall’altro. La chimica tra i due, poi, buca lo schermo del Kindle e raggiunge il cuore del lettore. Tutto ciò che siamo è un romanzo intenso che merita di essere letto e che ci fa davvero riflettere sulla nostra società , senza privarci allo stesso tempo di una storia d’amore piena di passione e sentimento.
Lo stile della Brizzi è sempre incantevole, curato e decisamente particolare. La lettura si rivela scorrevole e piacevole. La narrazione è in terza persona e si snoda attraverso i POV alternati di Zoe e Gianluca.
Assegno a Tutto ciò che siamo 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

Precedente Miss Cartier di Hélène Battaglia: Cover Reveal Successivo The Twins - Verità riemerse di Jessica F - Recensione: Review Party

Un commento su “Tutto ciò che siamo di Monica Brizzi (Social Series #2) – Recensione: Review Party

Lascia un commento