Ormai il Natale è alle porte ed è tempo di letture a tema. Oggi vi propongo la mia recensione del romanzo di Sara Purpura, Tutta colpa di un Babbo Natale. Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio.
Arielle Girard è esuberante e ama fare dolci tanto quanto adora mangiarli. Le piace anche il Natale e ha il migliore amico che una ragazza possa desiderare: Kilian Moureau. Un tipo piuttosto ermetico, che al suo contrario è lo spirito anti natalizio per definizione, almeno a quanto dice.
Kilian è onesto e affidabile, e l’ha vista praticamente crescere. È anche bello, però. E Arielle ha capito di esserne infatuata a otto anni. Adesso che entrambi sono adulti, complice un sogno, una lettera e un costume da Babbo Natale, i loro sentimenti reclamano di essere ascoltati.
“«E se smettessimo di mentire e ammettessimo di amarci?»
«E se non dovesse andare bene e perdessimo tutto?»”
A volte l’amore si nasconde dietro il volto di un amico, ma certe maschere prima o poi sono destinate a cadere. Magari proprio a Natale…
La mia recensione
Tutta colpa di un Babbo Natale è un romanzo perfetto per questo periodo natalizio, perché ne esprime l’essenza. Vi consiglio di leggerlo sdraiate sul divano, con una coperta sulle gambe, una tazza di cioccolata calda accanto e con un bellissimo albero di Natale come sfondo. Arielle ed io abbiamo infatti in comune l’amore per gli addobbi Natalizi e condividiamo la stessa voglia di vivere pienamente questa festività.
La storia di Arielle e Kilian ci viene narrata attraverso il POV alternato dei due personaggi, che conquisteranno il pubblico con la loro amicizia, che da tempo è diventata ben altro…
Kilian è il migliore amico di Arielle e del suo gemello Jerome, sin dalla primissima infanzia e nel corso degli anni i sentimenti dei due protagonisti sono diventati ben altro e sono sfociati in un amore inconfessabile, pur essendo presenti l’uno nei sogni dell’altra. Una lettera natalizia e un Babbo Natale molto speciale, cambieranno la situazione e la passione che unisce i nostri eroi, inizierà a venire finalmente allo scoperto. Posso capire i motivi che hanno spinto i protagonisti di Tutta colpa di un Babbo Natale a non ammettere prima i loro sentimenti e comprendo anche i loro dubbi. Non è facile rischiare di perdere l’amico di una vita, se la relazione amorosa con lui dovesse fallire. Inoltre l’altruismo dei nostri eroi li spinge a prendere in considerazione i sentimenti di Jerome.
Ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha descritto i personaggi: Arielle è una protagonista forte, che ha rinunciato alla propria carriera universitaria per permettere al fratello di laurearsi, prendendo lei in mano le redini della pasticceria di famiglia, risollevandola quasi completamente dai debiti in cui l’aveva lasciata il padre, fuggito con la sua giovane amante. Arielle ha saputo affrontare con coraggio, sacrificio e determinazione i problemi economici.
Kilian invece è un giovane architetto, proveniente da una ricca famiglia, che sgobba nello studio del padre e del fratello, senza che i suoi meriti gli vengano riconosciuti. È triste vedere come il padre lo metta sempre al secondo posto rispetto al fratello maggiore. La cosa che maggiormente ho apprezzato è stato il modo in cui i protagonisti si sono aiutati rispettivamente a realizzare i propri sogni: Kilian ha spinto Arielle ha riprendere in mano la carriera che aveva interrotto, mentre lei ha convinto il nostro architetto ad emanciparsi dal padre e dal fratello. Questa per me è l’essenza stessa di un grande amore, che deriva dall’affetto e dalla conoscenza reciproca.
Credo che Jerome e Chantal, la migliore amica di Arielle, siano i protagonisti perfetti per un nuovo romanzo dell’autrice. Lo stile di Sara Purpura è scorrevole e la lettura si è rivelata davvero piacevole.
Consigliatissimo. 6 stelle su 6.