Il regno delle ceneri di Victoria Aveyard – Recensione: Review Party

Oggi il blog partecipa al Review Party de Il regno delle ceneri, il primo volume della nuova serie fantasy di Victoria Aveyard.  Ringrazio la Mondadori per la copia digitale in omaggio.

Il regno delle ceneri - cover

Un’oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un’assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo.

 

Solo Corayne può fermarlo.

 

Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un’assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.

 

La mia opinione

 

Il regno delle ceneri è un fantasy in grado di catturare il lettore e di trasportarlo nel mondo creato dalla Aveyard, che è stata davvero brava nel costruire il worldbuilding. Si tratta del primo volume  di una nuova serie, quindi ha un ruolo introduttivo, ma mi sono lasciata travolgere dalla narrazione, non riuscendo a staccare i miei occhi dal kindle e faticando ad abbandonare la lettura. Lo stile di Victoria Aveyard è curato, elegante e in grado di fornire al lettore un’esperienza di lettura piacevole e scorrevole. Il punto di forza, però, sono i personaggi, soprattutto quelli principali. Attraverso l’utilizzo della terza persona e del Pov alternato, riusciamo a conoscere la storia e i pensieri dei personaggi che avranno un ruolo principale in questa serie. Il regno delle ceneri è un romanzo corale, ma il lettore non resta confuso e non perde interesse per le storie narrate.

Corayne è una diciassettenne coraggiosa e determinata. Figlia di una spietata pirata, conosce il modo con cui rapportarsi con i criminali. Mostra di avere un enorme senso pratico quando si tratta di gestire e organizzare le attività della madre a terra, avendo imparato sin da subito a corrompere le autorità o chi di dovere. La nostra eroina deve inoltre fare i conti con il sangue paterno e con lo spirito di avventura da lui ereditato, che la spinge a voler lasciare il posto dove è cresciuta e in cui la madre sembra volerla trattenere. Gran parte del suo coraggio ci viene rivelato soprattutto dal modo in cui cerca di opporsi al volere materno.

Se la protagonista de Il regno delle ceneri è coraggiosa, determinata e con una grande capacità organizzativa, è anche vero che ha ancora molto da imparare e che a volte è un po’ ingenua. Per sua fortuna avrà accanto dei personaggi in grado di aiutarla e di insegnarle a combattere e a difendersi.

Un altro carattere principale ne Il regno delle ceneri è lo scudiero diciassettenne Andry, che Victoria Aveyard ci descrive con tutte le sue insicurezze, turbamenti e abilità. Sin dall’inizio ci rendiamo conto che sogna di diventare un cavaliere, ma pensa di non possedere abbastanza coraggio. La sua sicurezza è messa ancor più a dura prova dalla consapevolezza di essere l’unico sopravvissuto ( insieme a Dom) a una cruenta battaglia, in cui ha perso la vita anche il suo signore.

Di Andry ci colpisce il suo amore per la madre, una dama di corte malata e la forza con cui ha saputo reagire ai tradimenti delle persone in cui aveva riposto fiducia e al crollare di tutte le sue certezze.

Se lo scudiero crede di non possedere forza e coraggio, io ho  un’opinione completamente opposta su di lui. 

Un personaggio femminile de Il regno delle ceneri che ho particolarmente gradito è l’assassina Sorasa. Esiliata dalla gilda che le aveva insegnato a uccidere senza pietà,  è un personaggio spietato e letale, capace di mimetizzarsi e di passare inosservato alle autorità. Sorasa ha un senso pratico notevole, sa come cavarsela in ogni situazione ed è spesso lei, con il suo corpo coperto di tatuaggi e la sua agilità,  a salvare la pelle ai suoi compagni di viaggio. Sembra una mercenaria interessata solo al denaro, ma sa anche valutare quale situazione politica potrebbe essere per lei più vantaggiosa e su questo basa le sue alleanze e decisioni. Inoltre non escludo che possa iniziare a provare dell’affetto per i suoi compagni di viaggio e in particolare per la giovane Corayne, che ha preso sotto la sua ala protettiva e della quale è diventata una sorta di mentore.

Il rapporto turbolento tra Sorasa, che sembra non conoscere cosa sia la lealtà e Domacridhan, che è il suo opposto, ha destato il mio interesse. 

Dom è un Avo immortale, che ha alle sue spalle centinaia di anni e che mostra una spiccata lealtà verso le cause e le persone in cui crede e che lo portano a correre non  pochi rischi.È un uomo di dimensioni enormi, ma la sua stazza e l’immortalità non lo proteggono dalle ferite e dai rischi, anzi. Il ricordo dei compagni cavalieri che ha visto morire e la sua innata lealtà lo spingono a non risparmiarsi mai. Non si può non apprezzare questo personaggio. 

Il carattere de Il regno delle ceneri che più mi ha spiazzato è stato quello della Regina Erida, che la Aveyard ha descritto davvero bene. Una donna al potere è sempre messa a dura prova e per lei è difficile regnare senza che qualcuno non metta in discussione il suo trono. Erida non è l’eccezione e in molti sembrano pronti a tremare per toglierle il potere.

La Regina sa come amministrare un regno ed è consapevole di non potersi fidare di nessuno, perché tutti, a corte, sarebbero pronti a voltarle le spalle se qualcuno offrisse loro dei maggiori benefici. Eppure è sempre circondata da tante persone, ma la sua solitudine è tangibile al lettore. Anche Erida,  però, è opportunista e brama sempre più potere o almeno, visto che è costretta a  sposarsi e a trascorrere molte ore a valutare i suoi pretendenti, ha intenzione di trovare un marito in grado di donare il maggior numero di vantaggi a lei e al suo regno. Sembra, inoltre,  che la parola rimorso non faccia parte del suo vocabolario.

L’interazione di tutti questi personaggi così accattivanti donerà al lettore pagine e pagine di elettrizzanti avventure. 

Assegno a Il regno delle ceneri 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

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