Idolo di Stuart Reardon e Jane Harvey Berrick : Review Tour

Idolo - review tour

Oggi il blog partecipa al review tour di Idolo di Stuart Reardon e Jane Harvey Berrick. Si tratta del secondo volume delle avventure di Anna e Nick, che abbiamo già incontrato in Invincibile. Grazie alla Delrai Edizioni per la copia digitale in omaggio. 

Idolo - coverno

A trentatré anni aveva già raggiunto tutto. Come sarebbero stati allora i prossimi cinquant’anni della sua vita? Ma la domanda turbolenta e dolorosa che gli opprimeva la mente era un’altra: Chi o cosa sono adesso che non ho più il rugby? Uscire con un uomo il cui volto è spesso presente sulle copertine delle riviste e molto utilizzato in campagne pubblicitarie non è facile e Anna Scott sta per scoprirlo a sue spese. Dopo aver lasciato il rugby all’età di trentatré anni, infortunato e annoiato, Nick ha l’occasione di diventare un modello ed entrare così a far parte del mondo della moda. Tuttavia, dietro la facciata scintillante, si nasconde un’oscura realtà: droghe, alcol, peccati inconfessabili e persone disposte a tutto pur di farsi strada e arrivare in alto. Inizia a essere difficile coltivare una relazione, perché ciò che è fatto di glamour e lustrini non lascia spazio a passi falsi ed errori di alcun tipo. Per questo Nick dovrà fare una scelta, se mettere a repentaglio i suoi affetti oppure dedicarsi alla strada che ha deciso di intraprendere. Un ex giocatore di rugby non può mollare, né darsi per vinto, e lui in particolare disprezza il fallimento.

 

La mia opinione. 

 

In Idolo ritroviamo Anna e Nick e assistiamo ad una fase davvero particolare della loro relazione: il ritiro del nostro campione dallo sport agonistico e le sue ripercussioni sulla vita privata e di coppia. Con il realismo che aveva già contraddistinto Invincibile, i due autori ci mostrano cosa significa per chi ha dedicato tutta la vita a uno sport, doversi ritirare a trent’anni, con la necessità di ricostruire un nuovo centro sul quale incanalare le proprie energie. Questo sarà il percorso che farà Nick e per Anna non sarà facile stargli accanto. La protagonista è una psicologa sportiva eppure si renderà conto che è davvero difficile mettere in pratica in prima persona gli insegnamenti che si forniscono al prossimo. Tutto questo, però, renderà i protagonisti umani e molto più vicini a tutti noi. Il realismo è davvero il punto di forza di Idolo: viene descritto alla perfezione anche il difficile lavoro dei modelli, con i suoi angoli più oscuri e le difficoltà di un lavoro così precario, che costringe chi vuole fare carriera a compromessi con dei viscidi individui. Si parla anche dell’abuso di antidolorifici tra i giocatori e delle difficoltà a superare lo stress e le tensioni di una vita dedicata allo sport o trascorsa sotto i riflettori. Ancora una volta lo stile è piuttosto scorrevole e la narrazione è in terza persona, con un utilizzo della prima e del POV  dei due protagonisti solo nel prologo e nell’epilogo. 

Riuscirà il nostro Nick a riprendersi dalla crisi e a comprendere quali siano le sue priorità, abbandonando un po’ del suo egoismo? Sarà in grado Anna di ritrovare la fiducia in se stessa e nella propria relazione? Lo scoprirete solo leggendo Idolo. Anche Brendan troverà la propria strada in questo romanzo e sono davvero felice per le scelte degli autori a riguardo. 

L’unica cosa che manca in Idolo rispetto a Invincibile è la capacità di creare empatia con i personaggi principali, perché il realismo ha totalmente il sopravvento sulla dimensione emotiva. 

In ogni caso assegno a Idolo 5 stelle su 6 e lo consiglio. 

 

Dovrete, però, aver prima letto Invincibile. 

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