Un’insolita Mary di S. M. Klassen: recensione

Oggi vi parlo del primo volume di una trilogia di S. M. Klassen, intitolato Un’insolita Mary. Si tratta di un sequel di Orgoglio e Pregiudizio, edito dalla Vintage Editore, che vede come protagonista la terzogenita dei Bennet. Ringrazio la casa editrice per la copia in omaggio.

Un'insolita Mary - Cover

Una volta che Liz e Jane hanno sposato i loro amati Darcy e Bingley, non solo hanno coronato i loro sogni d’amore, ponendo le basi per la loro felicità, ma hanno anche inaspettatamente e incredibilmente innalzato le condizioni della famiglia Bennet. Mary, quindi, non si vede più costretta a vivere nell’incubo di una madre che vuole maritarla a tutti i costi, per questo si sente libera di mettere da parte il carattere scorbutico con il quale aveva cercato di allontanare ogni possibile pretendente, di abbandonare gli occhiali dietro ai quali si era sempre barricata e trova addirittura il coraggio di dichiarare ai suoi genitori la propria scelta di non sposarsi mai e di voler vivere libera per sempre. Quando Liz viene a sapere dell’incredibile cambiamento della sorella, la invita a Pemberley. Sarà in questo scenario meraviglioso che Mary rinascerà grazie all’amicizia con Georgiana e alle bellezze di una vita che non si sarebbe mai aspettata.

L’autrice S.M.Klassen ha dato vita a una Mary straordinaria, protagonista di un romanzo dalle molte sfaccettature: non mancano gli accenti gotici che tanto appassionavano i lettori di un tempo.

 

Il primo di una trilogia Un’Insolita Mary è il romanzo d’apertura della collana Variazioni, dedicata a chi ha amato i classici e non vuole rassegnarsi alla parola fine.

Un'insolita Mary - card

La mia opinione 

 

Mary Bennet merita un romanzo tutto suo, perché tra tutte le sorelle di Jane e Elizabeth è quella che è stata più rilegata in un angolo da Jane Austen. La ragazza, infatti, è sempre stata descritta come pedante, noiosa, pronta ad annoiare il prossimo con dei sermoni e con delle pessime esecuzioni al piano e piuttosto bruttina.

In Un’insolita Mary invece scopriamo che la terzogenita dei Bennet, pur di non sposarsi, ha modificato il proprio aspetto e il proprio carattere e che in realtà abbiamo davanti una vera e propria eroina. Mary è una ragazza indipendente, affascinante, intelligente, sveglia, un’attenta osservatrice, una lettrice curiosa amante del genere gotico. Non ha nulla da invidiare a Jane ed Elizabeth ed inoltre mi ha ricordato molto Catherine de L’abbazia di Northanger,altra opera famosissima di Jane Austen. Mary è, però, decisamente più sveglia e meno ingenua di Catherine.

In Un’insolita Mary, la terzogenita dei Bennet vivrà delle avventure degne dei migliori romanzi gotici, che lei adora leggere. Questi eventi metteranno in luce tutto il suo coraggio. Ho particolarmente apprezzato la sua amicizia con Georgiana Darcy, che credo verrà sviluppata ancor di più nei prossimi volumi.

Per molti anni Mary è stata sola e si è isolata dalle sorelle, quindi è stato meraviglioso vederla stringere un vero rapporto con Elizabeth e Jane.

La narrazione è in terza persona, ma sono presenti dei frammenti del diario di Mary e delle missive che si scambiano tra di loro i vari personaggi.

Sarà meraviglioso ritrovare i personaggi che abbiamo tanto amato, soprattutto Elizabeth e Darcy, che sono la mia coppia austeniana preferita.

La Vintage ci offre un’edizione davvero curata dell’opera della Klassen: il font del testo è quello di una macchina da scrivere mentre le lettere e i frammenti del diario di Mary richiamano una grafia elegante tracciata a mano.

Lo stile di S. M. Klassen cattura il lettore e non stona con quello inimitabile di Jane Austen.

Non vedo l’ora di poter leggere gli altri due volumi della trilogia.

6 stelle su 6. Consigliatissimo. 

 

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