Draken – La voce del sangue di Tiana Pop: Blogtour – Recensione

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Oggi il blog partecipa al blogtour dedicato a Draken – La voce del sangue, il primo volume della dilogia di Tiana Pop. La mia tappa è la recensione del romanzo. Siete curiosi di leggere la mia opinione? Ringrazio la Genesis Publishing per la copia digitale, l’autrice per il meraviglioso romanzo e Susy de I miei magici mondi per avermi coinvolta nell’evento.

Draken - La voce del sangue - cover

«Prima o poi, il disegno del Destino si compirà. Non vale la pena cercare di sfuggirgli, Da-kun, né pensare di poterlo cambiare. Lo hai già fatto troppe volte, è giunta l’ora di arrendersi, di accettarlo. Ascolta la voce del tuo cuore e segui il suo consiglio. Non pensarci, seguilo e basta.»

 

Ashling è una giovane e bellissima mezzosangue, figlia del Primale dei Draken, l’antica stirpe dei vârcolaci, e di Kilhanne, principessa delle yele, le Belle della notte.

Ash è l’ibrido perfetto, custodisce dentro di sé la forza, la magia, il coraggio, la spavalderia di due delle stirpi più potenti mai esistite. Riesce ad ammaliare le menti degli Adami e a soggiogare la loro volontà.

La sua vita cambia radicalmente la notte in cui s’imbatte in Darrin. Decisa a tenere per sé la preda appena conquistata, Ashling non esita un attimo a scontrarsi con lui. Nel preciso istante in cui il Ki dell’Anziano vampiro fluisce in lei, Ash viene travolta dai primi brividi della passione.

Nonostante, all’inizio, entrambi cerchino di negare i propri sentimenti, niente e nessuno può spezzare l’Unmei no akai ito, il filo rosso del destino che li unisce. Nemmeno loro stessi.

Primo volume di una duologia, Draken – La voce del sangue vi introdurrà in un mondo sovrannaturale governato da passioni e brame di potere, in cui non si deve mai abbassare la guardia… e questo, Ash e Darrin, lo scopriranno sulla loro pelle.

 

La mia opinione

 

Tiana Pop inizia questa dilogia incantando chi legge e costruendo un universo davvero interessante, popolato da vampiri, yele e altre creature fantastiche. Draken – La voce del sangue ci introduce in questo mondo, facendocene conoscere le varie dimensioni, le creature che lo abitano e le lotte di potere e di gerarchia. Lo fa con uno stile chiaro e semplice, ma non per questo poco elegante e curato. Ci ritroviamo immersi nelle avventure dei vari personaggi senza nemmeno rendercene conto. L’esperienza di lettura si rivela decisamente scorrevole e piacevole. Apprezzo davvero molto i romanzi che fanno riferimento alla leggenda giapponese del filo rosso del destino, che qui è stata sviluppata benissimo. La relazione tra Ash e Darrin, infatti, è stata delineata da Tiana Pop alla perfezione: un legame profondo, indissolubile, che non può essere controllato nemmeno dalla volontà dei soggetti coinvolti, che si tinge di passione. Un legame che spinge i protagonisti a sfidare ogni pericolo per chi amano.

Draken – La voce del sangue parla anche di amicizia, quella vera che va oltre le differenze di specie e che spinge gli amici ad essere sempre presenti l’uno per l’altro, anche a costo di grandi sacrifici. Tiana Pop ci descrive quel tipo di amicizia che può donare calore e amore quando la famiglia è latitante.

Ash è la protagonista ideale di un fantasy perché ci viene descritta come un ibrido unico nel suo genere, con delle caratteristiche speciali. Inoltre è tosta, dimostra di avere coraggio e di essere pronta a tutto. All’inizio l’eroina femminile di Draken – La voce del sangue è una ragazza cresciuta senza una famiglia e rifiutata dai genitori naturali, ma durante lo svolgersi degli eventi narrati nel primo romanzo, vedremo come verrà sempre di più a contatto con le sue origini, nel bene e nel male. Riuscirà ad accettare questi cambiamenti?

Ho particolarmente apprezzato il modo in cui l’autrice ha descritto il rapporto tra Darrin e i migliori amici di Ash, ovvero Thea e Lohdimar. In alcuni momenti ho trovato i loro siparietti davvero comici. Mi hanno ricordato le iterazioni tra Damon e Bonnie, forse perché in Darrin ho ritrovato qualcosa del famoso personaggio di Tvd.

La narrazione è in terza persona, fatta eccezione per l’introduzione che è in prima e mostra il Pov di Ash. La nostra protagonista ci avverte: nel mondo non esistono solo il bianco e il nero ma anche moltissime sfumature e il grigio. Il confine tra il bene e il male, quindi, non è poi così netto.

Assegno a Draken – La voce del sangue 5 stelle su 6. Consigliatissimo.

 

 

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