Ushanka di Antonella Iuliano: BlogTour 2° tappa: Amore in tempo di guerra

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Oggi il blog partecipa al BlogTour dedicato  a Ushanka, il nuovo romanzo di Antonella Iuliano, edito dalla Genesis Publishing. La mia tappa si intitola Amore in tempo di guerra. Ringrazio la CE per la copia digitale in omaggio.

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Leningrado 1961. Pasha Metjanov ha perso l’amore della sua vita e la ragnatela dei ricordi lo tormenta. A portarglielo via è stato suo fratello Yurij, che lui ha sempre amato e protetto come il padre che non hanno avuto. È incapace di dimenticare Aleksandra e i suoi bellissimi occhi verdi, ma Yurij l’ha voluta per sé, preferendo al loro legame le false promesse di uno sconosciuto: Ivan Orlev, fino a diventare la pedina di un destino che, nessuno immagina, ha ripreso a tessere la polverosa trama di un passato non troppo lontano.Leningrado 1941. Tatjana Orleva sa che presto dovrà separarsi dal suo amato Andrej, un semplice soldato; sa che la guerra imperversa intorno alla città, che presto sarà assediata; e sa che sua madre, la severa e ambiziosa Irina Orleva, non accetterà mai il figlio che aspetta. Lei la vorrebbe accanto a un importante uomo del Partito affinché l’aristocratico nome degli Orlev, un tempo Orlov, possa tornare a brillare, sfidando persino il nemico nazista e le sue bombe.Un romanzo d’amore e di guerra. Due storie che, tra passato e presente, si fondono in una, congiungendosi attraverso i ponti – di pietra, di legno, dipinti di blu, di rosso, innevati – di una città algida e romantica, e i ponti invisibili sospesi sulle dolorose esistenze dei suoi protagonisti.

Di solito quando siamo innamorati ci sentiamo tre metri sopra il cielo e sollevati su una nuvola rosa. Crediamo che il nostro amore sarà eterno, che potremo godere per sempre di quella felicità, che quei momenti meravigliosi che trascorriamo con la persona amata saranno sempre a portata di mano. Anche i personaggi del romanzo della Iuliano amano intensamente e hanno avuto l’enorme fortuna di incontrare il grande amore, quello destinato a durare per tutta la vita, ma per alcuni di loro è bastato un triste annuncio alla radio per sconvolgerne esistenza e  mettere seriamente in pericolo quel sentimento così prezioso. In poche parole vi parlerò di che cosa significa amare in tempo di guerra. Il 22 giugno del 1941 inizia l’Operazione Barbarossa, ovvero l’invasione nazista della Russia. A Leningrado la vita di Tatjana e Andrej viene totalmente sconvolta dalla notizia che il compagno Molotov, annuncia alla radio: L’Unione Sovietica è entrata in guerra contro la Germania Nazista. L’amore in tempi di guerra, infatti, si nutre di incertezza non solo per il proprio futuro, ma soprattutto per quello dell’amato, a maggior  ragione se chi amiamo è un soldato proprio come Andrej. Se fino a qualche ora prima Tatjana credeva di doversi scontrare solo contro una madre crudele e dispotica, con l’inizio della guerra la ragazza inizierà a temere soprattutto per la vita del proprio innamorato, che potrebbe essere spedito al fronte e morire in qualsiasi momento. I timori della giovane sono stati ben descritti dalla Iuliano. Quando si vive in un paese in guerra ogni istante diventa prezioso, ogni minuto che trascorriamo con la persona amata potrebbe essere l’ultimo e anche una normalissima passeggiata con il nostro innamorato può risollevarci l’animo e concederci un po’ di sollievo.

Amare un soldato significa attendere chi si ama nei luoghi in cui si era soliti incontrarlo, fino all’orario del coprifuoco e sperare di essere fortunati e di poterlo rivedere ancora una volta, proprio come fa Tatjana. Ogni incontro potrebbe essere l’ultimo perché l’invio al fronte o una missione lontano dalla città potrebbero separarci da quella persona, di cui potremmo non conoscere mai  la sorte.  Perdere le tracce di qualcuno in un paese impegnato in un conflitto bellico era frequente all’epoca.

La guerra, però, non risparmia nemmeno i civili e anche la sorte dell’innamorato che resta in città e che non raggiunge il fronte si rivela difficile. La morte e la distruzione non restano confinate nei campi di battaglia, ma colpiscono tutti, a differenza di quanto credeva la madre di Tatjana. L’assedio di Leningrado fu lunghissimo.  Durò 900 giorni, dall’8 settembre del 1941 al 27 gennaio del 1944 e le perdite umane furono enormi tra i civili. Questo significava che chi veniva spedito al fronte avrebbe corso il rischio  di non ritrovare più l’amata in vita e che la sorte dei cittadini era incerta tanto quanto quella dei soldati e  che ogni secondo di felicità, ogni speranza per il futuro erano un toccasana per l’anima degli innamorati. A Leningrado i bombardamenti tedeschi erano all’ordine del giorno, il cibo era scarso, mancavano l’elettricità e l’acqua corrente. Per sopravvivere le persone si nutrivano dei propri animali domestici e persino della colla del falegname. Le stufe venivano ormai alimentate con qualsiasi oggetto a disposizione e si sacrificavano le pagine dei libri e vari oggetti in legno per questo scopo. La gente usciva di casa e spesso si accasciava lungo la strada, per non rialzarsi mai più. Il numero dei cittadini che perdevano la vita per il freddo, la pessima alimentazione o a causa dei bombardamenti era talmente elevato che furono costruite delle fosse comuni e chi sopravviveva si rassegnava a non veder rientrare in casa i propri cari. 

In questa condizione così difficile si poteva dimostrare il proprio amore prendendosi cura delle persone amate e dei suoi cari, offrendo loro del cibo, aiutandoli a sopravvivere e cercando di mettere le loro vite in salvo. Questa è la decisione presa da Mitja, che ha sempre amato Katjusa, la madre di Pasha e Yurij. Da sempre innamorato di lei, l’uomo diventa il suo angelo durante l’assedio, portando loro tutti i generi di prima necessità e organizzando la loro fuga dalla città. 

Purtroppo le due storie d’amore, messe alla prova dalla guerra e dall’assedio, hanno dovuto fare i conti con un tragico destino.  È facile perdere le tracce di chi si ama. Si può morire al fronte, si può tornare a casa alla fine del conflitto e trovare solo macerie e nessuna informazione sui propri cari oppure semplicemente scoprire che sono morti. Spesso, come nel caso di Katijusa, ci si accorge troppo tardi dei forti sentimenti provati e la priorità deve essere data ai figli. 

Nonostante il destino avverso queste storie d’amore nate in anni così difficili colpiscono il lettore, lo commuovono nel profondo e diventano indimenticabili.

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Un commento su “Ushanka di Antonella Iuliano: BlogTour 2° tappa: Amore in tempo di guerra

  1. Quando un libro colpisce si nota sempre tanto, quando una storia ti appassiona e l’argomento si lascia quasi scrivere da solo è ancora più bello.
    Bravissima per questa tappa sentita e dettagliata, mi fa piacere che questa storia ti sia piaciuta

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