Ti aspetto a Parigi di Adele Ross: la mia recensione

Ti aspetto a Parigi - coverOggi vi parlo di Ti aspetto a Parigi, il nuovo romanzo di Adele Ross, edito dalla Little Black Dress. 

 

Ringrazio la CE per la copia digitale in omaggio. 

 

Anatole vive a Parigi. È un cantante e conduce una vita dedita solo alla sua band. Una vita premiata dal successo e dall’adorazione degli ammiratori e delle ammiratrici: metà della popolazione femminile di Parigi è infatti innamorata di lui e delle sue canzoni. Una vita che chiunque desidererebbe avere. Eppure nel cuore di Anatole non c’è più posto per l’amore, troppa sofferenza, troppe ferite. Quando, dopo quindici anni di silenzio assoluto, Martine torna prepotentemente dal suo passato, Anatole cede alla tentazione di rivedere l’unica donna che tanti anni prima gli ha spezzato il cuore ma che lui non ha mai veramente dimenticato. L’equilibrio faticosamente ritrovato comincia a sgretolarsi di nuovo e mille interrogativi si fanno strada nella mente di Anatole: perché Martine è tornata improvvisamente? Qual è stato il vero motivo della sua fuga molti anni prima? Può l’amore non essersi spento dopo una lunga separazione? E, soprattutto, può riuscire a guarire le ferite mai sanate di un cuore spezzato? In una Parigi viva e palpitante, dove la Senna scivola pigramente nel suo letto ignorando il mondo, il protagonista principale e incontrastato resta sempre l’Amore.

 

La mia opinione

 

Adele Ross ci dona un romanzo breve, ma intenso. Lo stile dell’autrice incanta chi legge, grazie alla sua eleganza e alla cura di ogni dettaglio.  Ti aspetto a Parigi è un romanzo scorrevole, che si gusta in poche ore, ma che sa intrattenere. Chi legge non può non interrogarsi  sui motivi che abbiano potuto spingere Martine ad abbandonare il marito. Personalmente ho formulato mille ipotesi. La relazione tra Anatole  e Martine è stata davvero ben delineata dalla Ross. L’amore di lui colpisce il lettore, che soffre con l’uomo. Il dilemma di Martine tra la ragione e la passione, invece, dilania chi legge, anche se a volte ho provato un po’ di antipatia per la protagonista . Sullo sfondo di una Parigi affascinante, si muovono anche i migliori amici dei protagonisti, André e Marianne, che sono stati descritti alla perfezione dall’autrice e che hanno destato il mio interesse. 

Ti aspetto a Parigi è narrato in terza persona, ma non è viene  affatto pregiudicata l’empatia del lettore  con i personaggi. 

 

6 stelle su 6.

Consigliatissimo. 

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