Sei solo tu (Social Series Vol 3) di Monica Brizzi – Recensione: Review Party

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Oggi il blog partecipa al Review Party di Sei solo tu, l’ultimo volume della Social Series, scritta da Monica Brizzi.

Sei solo tu - cover

Quasi opposti, eppure non così diversi, Mira e Sebastian si conoscono nel peggior modo possibile e non possono immaginare che uno scambio di parole, battute e sguardi infuriati sotto la pioggia, sarà l’inizio di un cambiamento epocale.  

Attore bello e famoso, lui, content creator spontanea e attenta all’ambiente, lei. Che la storia abbia inizio. Romantica, simpatica, ma anche un po’ sofferta.

 

La Social Series è composta dai romanzi autonconclusivi:

#1 – Per un bacio e (molto) più

#2 – Tutto ciò che siamo

#3 – Sei solo tu

 

La mia opinione

 

La Social Series di Monica Brizzi giunge al termine e si conferma per la sua intensità. Come in Per un bacio e (molto) più  e in Tutto ciò che siamo, anche in Sei solo tu l’autrice utilizza la storia d’amore dei protagonisti per spingerci a riflettere sul mondo e sulla società in cui viviamo, analizzandone i problemi.

Per quanto riguarda la tutela ambientale, Monica Brizzi ci fa riflettere su come l’utilizzo della plastica stia distruggendo l’ambiente e la fauna terrestre e marina. Frammenti di plastica sono presenti anche negli alimenti, causando dei problemi alla salute degli uomini. L’autrice analizza come all’inquinamento siano collegate numerose patologie legate al malfunzionamento della tiroide.

Inoltre in Sei solo tu viene messa sotto la lente di ingrandimento la società in cui viviamo,  quella dell’apparenza, della perfezione, della bellezza che diventano i valori sui quali si esprimono i giudizi sulle persone e che gli individui sono costretti a perseguire. La storia di Mira e Sebastian ci fa riflettere proprio su questo. Grazie alla Brizzi, infatti, ci rendiamo conto di come la società in cui viviamo ci faccia sentire sempre sotto un implacabile giudizio e con quanto pregiudizio emettiamo sentenze sul prossimo. La bellezza diventa  un valore da perseguire e il suo possesso facilita davvero la nostra vita oppure ci rende più infelici?

In Sei solo tu, ci viene ricordato che la perfezione non esiste, che dobbiamo cercare di essere noi stessi e di percorrere la strada per la nostra personale felicità, perché chi ci ama veramente lo fa per quello che siamo realmente e non perché rappresentiamo  un modello perfezione. Ovviamente  il dover sempre tentare di essere all’altezza delle aspettative altrui ci procura spesso ansia, stress e ci fa cadere in depressione. In questo caso la Brizzi ci fa notare che è giusto ricorrere a dei farmaci, ma che questi da soli non risolvono il problema. Abbiamo anche bisogno di rivolgerci a un professionista: a uno psicologo o a uno psichiatria. In questo modo viene analizzayo anche un altro pregiudizio della società in cui viviamo, quello che considera solo il corpo e non la mente come oggetto degno delle cure di un professionista. 

Mira e Sebastian, i due protagonisti, formano una coppia che trasuda passione e che unisce i due opposti destinati ad attrarsi. Insieme trattano problemi importanti, come quello legato alla sterilità.  Oggi infatti avere o meno dei figli sembra essere diventato l’unico indicatore per valutare la realizzazione personale e di coppia degli individui. Lo stile di Monica Brizzi si rivela semplice ma allo stesso tempo curato e poetico. Sei solo tu è formato da numerosi ma brevi capitoli che rendono la lettura fluida e scorrevole. La narrazione è in prima persona e si snoda attraverso il Pov alternato dei protagonisti.

In Sei solo tu sono citati anche i personaggi dei precedenti volumi e sono certa che questa sarà un gradito dettaglio  per coloro che li hanno amati.

Assegno a Sei solo tu 6 stelle su 6.

 

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