Quella sera di maggio di Giusy Viro – Recensione: Review Party

Oggi il blog partecipa al Review Party di Quella sera di maggio, il nuovo romanzo di Giusy Viro. Siete curiosi di conoscere la storia di Leda e Roberto? Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio.

Quella sera di maggio - cover

Roberto e Leda Lui affermato avvocato associato in un prestigioso studio di Milano.Lei specializzanda in ginecologia. Si sono persi di vista dopo la festa del diciottesimo compleanno di lei e nel peggiore dei modi.Si ritroveranno anni dopo per puro caso.Leda non perdona a Roberto di averla presa in giro.Roberto non le perdona di essere sparita senza una spiegazione.Che cosa sarà accaduto quella sera di maggio di nove anni prima?

 

La mia opinione

 

Torna la bravissima Giusy Viro con un nuovo romanzo, Quella sera di maggio.

I protagonisti questa volta sono Leda e Roberto alle prese con un amore che si è nutrito di fraintendimenti ancor prima di poter pienamente sbocciare. L’autrice ci mostra come nella vita sia facile lasciarsi trasportare da dei malintesi e che spesso un chiarimento tarda ad arrivare. In un certo senso Quella sera di maggio ci fa comprendere che la verità non è mai da una parte sola, che bisogna trovare il coraggio di chiarire anche quelle situazioni scomode che ci spaventano o riempiono di vergogna. Inoltre è importante fidarsi delle persone a cui vogliamo più bene, vincendo anche le nostre insicurezze. 

Quella sera di maggio è un romanzo che spinge il lettore a credere nelle seconde possibilità che il destino ci offre e a non lasciarle più sfuggire, soprattutto quando in gioco ci sono i sentimenti, quelli veri. 

Leda, la nostra protagonista, in passato è stata una ragazza molto insicura e questo ha fatto sì che fosse facilmente manipolabile e pronta a fraintendere delle situazioni. La perdita di un amore e di un’amicizia veri sono stati il prezzo da lei pagato. Nove anni dopo il suo comportamento è stato, almeno inizialmente, un po’ eccessivo, visto l’astio nei confronti di Roberto, al quale non ha dato nemmeno la possibilità di spiegarsi. Se certi comportamenti sono giustificabili a 18 anni, quando si diventa adulti sono sempre meno tollerabili. 

Roberto l’ho apprezzato invece per la tenacia e la perseveranza, ma meno quando non ha considerato che, all’epoca dei fatti, la nostra protagonista aveva solo diciotto anni ed era un’adolescente insicura.  Leda, comunque, è una donna indipendente e non ho potuto non apprezzare questo suo lato e il percorso che quella timida ragazzina ha percorso. 

I protagonisti di Quella sera di maggio ci insegnano che nessuno di noi è perfetto, che si commettono errori, ma che si devono sempre cogliere tutte le opportunità per rimediare. 

Lo stile di Giusy Viro, che narra le vicende dei due personaggi principali in terza persona, è sempre scorrevole ed elegante. Avrei  ampliato con qualche capitolo in più Quella sera di maggio, approfondendo maggiormente  alcune situazioni e sviluppando in maniera più graduale la relazione tra Roberto e Leda, che si sono ritrovati dopo molti anni.  Il risultato è comunque buono e la storia si rivela breve ma allo stesso tempo anche intensa. 

Assegno a Quella sera di maggio 5 stelle su 6.

 

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