Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell’amore. La storia di Jamie e Landon.

Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

 

Come vi avevo già accennato, il mio blog partecipa al progetto della mia amica Susy, che ringrazio, dedicato ai romanzi di Sparks.

Vi ricordo i precedenti appuntamenti.

La presentazione di Susy QUI

Le pagine della nostra vita  di Ely. QUI

Vicino a te non ho paura di Silvia QUI

 

 

Ed eccomi qui a parlarvi della storia di Jamie e Landon, i protagonisti di uno dei miei due romanzi preferiti di Sparks, ovvero I passi dell’amore.

Trama.

A diciassette anni amare è tutto; gli incontri lasciano il segno, il cuore non conosce riserve e l’amore è soprattutto un sentimento sincero e travolgente che può condizionare l’intera esistenza. Ed è solo a distanza di tempo, con la maturità, che si capisce di aver amato in una beata incoscienza, però, ben più vicina alla vera saggezza di quanto si possa immaginare. Landon Carter era un “ribelle”, come poteva esserlo un adolescente americano negli anni Cinquanta, e ora vorrebbe ritrovare la magia di quel periodo, aggrappandosi ai volti che affollano, la sua memoria: ecco rivivere una sperduta cittadina del Sud, Beaufort, con i suoi riti domenicali, i rintocchi dell’orologio del municipio, le chiacchere e i pregiudizi di sempre. I giovani si contendono le ragazze più carine, perché al ballo della scuola bisogna presentarsi in coppia. Uno di loro ha un problema in più: è appena stato lasciato dalla fidanzata di turno. In preda alla disperazione Landon si ritrova a invitare controvoglia Jamie, la figlia del pastore. Nessuno avrebbe mai scommesso su quella coppia così male assortita, e Landon meno degli altri: lui, vivace e irrequieto, amante della bella vita e lei, devota ed estranea a ogni forma di mondanità. Il destino ha voluto però  che si incontrassero…

Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

È il 12 aprile dell’ultimo anno che precede il nuovo millennio e, prima di uscire di casa, mi guardo intorno. Il cielo è grigio e coperto, ma mentre mi incammino, mi accorgo che i sanguinelli e le azalee sono in fiore. Chiudo leggermente la cerniera del giubbotto. La temperatura è rigida, anche se so che tra poche settimane diventerà più mite e il cielo nuvoloso lascerà il posto a quelle limpide giornate che fanno della Carolina del Nord uno dei luoghi più belli al mondo.  Con un sospiro, sento che tutto ritorna. Ancora una volta. Chiudo gli occhi e gli anni cominciano a scorrere al contrario, muovendosi lentamente all’indietro, come le lancette di un orologio che girano nella direzione sbagliata. Con gli occhi di un altro mi vedo ringiovanire: i miei capelli grigi tornano castani, sento le rughe intorno agli occhi distendersi, i muscoli delle braccia e delle gambe rinvigorirsi . Le lezioni apprese con l’età si annullano e ritrovo l’innocenza, a mano a mano che si avvicina quell’anno fatidico. Poi, come me, anche il mondo comincia a cambiare: le strade si stringono, alcune diventano sterrate, i quartieri residenziali di periferia sono sostituiti dai campi, le vie cittadine brulicano di gente che guarda le vetrine della panetteria Sweeney e della macelleria Palka. Gli uomini portano il cappello, le donne indossano i vestiti con la foggia d’epoca. L’orologio del municipio in fondo alla strada fa sentire i suoi rintocchi… Apro gli occhi e mi fermo. Mi ritrovo sul piazzale esterno della chiesa battista e quando osservo il timpano, so esattamente chi sono.  Mi chiamo Landon Carter, e ho diciassette anni. Questa è la mia storia; prometto di non tralasciare nulla. Prima vi verrà da sorridere e poi verserete qualche lacrima: non venitemi a dire che non siete stati avvertiti. 

Ho sempre trovato interessanti le prime pagine del romanzo. Mi incuriosivano e spingevano a continuare la lettura. Cosa era successo tanti anni prima al nostro protagonista cinquantasettenne? Chi aveva cambiato la sua vita quando aveva solo diciassette anni, rendendolo l’uomo che era nel presente? Queste prime pagine mi invogliavano a lasciarmi trasportare nel mondo dei ricordi di Landon.  Ho letto per la prima volta questo romanzo nel 1999, l’anno in cui uscì in Italia. Ero una fan di Nicholas Sparks già dal suo esordio nel nostro paese e compravo (lo faccio ancora oggi) ogni suo romanzo immediatamente senza nemmeno leggere la trama, convinta che lo avrei amato sempre e comunque.  Questo libro mi è sempre rimasto nel cuore perché la prima volta che l’ho letto avevo diciassette anni come i due protagonisti. Vivevo i loro stessi dubbi, i loro stessi tormenti e mi rivedevo molto in Jamie. Guardavo la vita con lo stesso disincanto del Landon di diciassette anni, quello che con l’età adulta si tende a perdere. A diciassette anni senti che ogni cosa sia possibile, che il mondo sia ai tuoi piedi e sei pieno di sogni e di fiducia. In un certo senso credo che la mia interpretazione del finale della storia (nella sua versione letteraria) sia stata parecchio influenzata dalla mia età di allora.  Ho riletto varie volte il romanzo ma ero pur sempre una ventenne. Ero ancora anagraficamente vicina ai due protagonisti. Ora grazie a Susy ho potuto rileggere la storia da trentenne e inizialmente avevo molta paura. Mi sarebbe piaciuta ancora? Ho sempre definito I passi dell’amore il mio romanzo preferito di Sparks, insieme a The last song. Sarebbe stato lo stesso il mio giudizio da donna più matura, e a tratti indurita dalle esperienze della vita?

Il percorso che ho fatto è stato simile a quello di Landon. Sono tornata indietro nel tempo, ho ricordato i sentimenti dei miei diciassette anni, come le esperienze di allora mi abbiamo forgiata e resa la donna che sono nel presente, anche se meno ottimista. Ho ricordato la me stessa di allora, rileggendo la storia di Jamie. Ed è stato un viaggio fantastico e forse per la prima volta ho davvero compreso il significato delle prime pagine di questo romanzo e il tipo di percorso a ritroso intrapreso da Landon Carter.

 

Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

Jamie e Landon sono agli antipodi. Lei è credente, porta sempre la Bibbia con sé, aiuta i bambini dell’orfanotrofio, partecipa alle recite, cerca sempre e comunque di fare qualcosa per  il prossimo ed è poco interessata al trucco e agli abiti.  Lui è un ribelle degli anni ’50, che si diverte a sputare le noccioline nei pressi delle lapidi del cimitero, a bighellonare senza scopo con gli amici, a tentare di essere popolare e “normale”.  Il mio riferimento alla normalità non è casuale perché Landon ne parla spesso: dal suo punto di vista Jamie ha tutte le carte in regola per essere “normale” (o quasi) ma preferisce essere strana. La nostra società ci spinge ad omologarci, a modificare noi stessi per essere accettati e questo avviene soprattutto nell’adolescenza, quando siamo più fragili e la nostra personalità si sta ancora costruendo. Nessuno desidera essere escluso, nessuno vuole andare da solo al ballo, nessuno vuole che gli altri lo prendano in giro. Landon non potrebbe mai accettare una cosa simile. Jamie invece non si cura dell’opinione degli altri, va avanti per la propria strada, secondo le proprie convinzioni, vivendo la vita fedele ai suoi principi, consapevole di essere considerata da tutti strana. Jamie non è una sciocca, anzi. Ho sempre pensato che fosse una ragazza consapevole delle dinamiche che la circondavano, capace di aiutare gli altri indipendentemente dal pensiero che avevano di lei, e di farlo anche in maniera appropriata. Per me è sempre stata una giovane matura , molto più  grande dei suoi diciassette anni, che pur circondata dal superfluo, riesce a percepire ciò che è veramente importante. Solo una ragazza con queste caratteristiche potrebbe aiutare un ribelle a diventare un uomo.

Una volta partito, spesso mi risultava difficile fermarmi. Il suo ottimismo e la sua allegria andavano bene fino ad un certo punto ma quella non era la serata adatta per provocarmi. “Non lo capisci?” esclamai esasperato. “Non sono nervoso per lo spettacolo, è solo che non vorrei essere qui. Non ho voglia di accompagnarti a casa, sono stufo che i miei amici continuino a sfottermi e non desidero passare il tempo con te. Tu ti comporti come se noi due fossimo amici, ma non è vero. Noi non siamo niente. Voglio solo che tutto questo finisca presto per tornare alla mia vita normale.” Lei sembrò ferita dal mio sfogo e onestamente non potevo biasimarla. “Capisco”, fu tutto quello che lei disse. Mi aspettavo che alzasse la voce, che si difendesse, che esponesse le sue ragioni, ma non reagì. Abbassò gli occhi a terra e basta. Forse una parte di lei voleva piangere, ma non lo fece e io mi incamminai di nuovo. Mi avviai lasciandola lì da sola. Poco dopo la sentii muoversi dietro di me. Rimase a qualche metro di distanza per il resto del tragitto e non mi rivolse la parola, fino al vialetto di casa. Io mi stavo allontanando, quando udii la sua voce. “Grazie per avermi accompagnata, Landon.” mi gridò dietro. Sobbalzai. Persino dopo che ero stato meschino con lei e le avevo rinfacciato le cose più offensive, Jamie trovava una ragione per ringraziarmi. Era fatta così e credo che fosse per quello che la odiavo. O meglio, odiavo me stesso. 

L’ottimismo e il modo maturo di vedere la vita di Jamie  in un primo momento irritano Landon, perché lo mettono davanti alle sue mancanze, però saranno il trampolino per la sua crescita, in quanto gli permetteranno di compiere un primo passo verso la relazione con Jamie e soprattutto verso il proprio cambiamento. Durante  una recita Landon vedrà Jamie in tutta la sua bellezza e ne resterà affascinato. Le sembrerà davvero un angelo. Ma non si tratterà solo di attrazione fisica. Il giovane diventerà un uomo, cercando di aiutare Jamie a rendere felice il prossimo, affrontando situazioni difficili anche per un adulto, con una maturità poco comune.

Secondo Jamie tutto accadeva per un disegno divino. Era un’altra delle sue fisse. Ficcava sempre il disegno divino dappertutto quando le parlavi di qualsiasi argomento. La partita di baseball era stata sospesa per la pioggia? Era stato un disegno divino per impedire che accadesse qualcosa di peggio. Un compito in classe a sorpresa di trigonometria quando nessuno aveva studiato?  Era stato un disegno divino per metterci alla prova. Insomma, ci siamo capiti. Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

Jamie crede fortemente in Dio, del resto è la figlia di un pastore.  La ragazza è certa che esista un disegno divino, che spieghi le situazioni che ci capitano. La giovane non è capace di vedere qualcuno soffrire senza tentare di aiutarlo. La religione per me dovrebbe essere vissuta nel modo in cui la vive la nostra protagonista, trasformando  l’insegnamento di Dio in fatti. Si potrebbe pensare che i continui riferimenti al disegno divino della giovane siano dovuti al fatto che nella sua vita abbia sofferto poco. Invece la nostra protagonista nasconde un terribile segreto che mostra ancor di più al lettore quanto sia salda la sua fede, nonostante qualche dubbio legittimo vista la situazione. Jamie crede e vive attivamente e praticamente la sua credenza. Credo che aver fede e non solo in un Dio, sia importante. Credere in qualcosa e metterla in pratica. Non desidero offendere le altre protagoniste dei romanzi di Nicholas Sparks, ma ai miei occhi il personaggio femminile migliore tra quelli descritti dall’autore statunitense è proprio Jamie Sullivan. Ha una forza straordinaria, una fede incrollabile, una generosità unica e anche la capacità di concedere il perdono. Questa ragazza giovanissima avrebbe parecchi motivi per prendersela con Dio ma non lo fa. Vive la sua vita con coerenza e insegna anche agli altri ad essere migliori (e non mi riferisco solo a Landon). Io ho sempre amato Jamie e vorrei assomigliarle anche in questo lato della sua personalità.

Jamie non era soltanto la donna che amavo. In quell’anno lei mi fece diventare l’uomo che sono. Con la sua mano ferma, mi mostrò quanto fosse importante aiutare gli altri; con la sua pazienza e la sua dolcezza, mi fece capire il vero significato della vita.  La sua allegria e il suo ottimismo, persino nel momento più drammatico della malattia erano la manifestazione vitale più stupefacente a cui avessi mai assistito. 

Il percorso di crescita di Landon è stato meraviglioso. Ho amato vedere la sua evoluzione da ragazzo interessato alla propria reputazione, piuttosto annoiato ed insicuro a un giovane uomo sensibile, attento agli altri e innamorato. Come ho già scritto, quando la situazione è diventata difficile, ha saputo davvero con maturità e altruismo stare accanto alla donna che amava.

Si schiarì la gola e la sua voce si alzò quel tanto da poter essere udita da tutti. “Come padre, dovrei separarmi da mia figlia, affidandola nelle mani di un altro uomo, ma non sono sicuro di poterlo fare.” , disse. La congregazione rimase in silenzio ed Hegbert fecce un cenno nella mia direzione, esortandomi ad avere pazienza. Jamie mi strinse la mano in segno di solidarietà. “Non potrei separarmi da Jamie più di quanto non potrei separarmi dal mio cuore. Ma quello che posso fare è concedere ad un altro di condividere la gioia che lei mi ha sempre dato. Che la benedizione di Dio scenda su di voi.”

Ho trovato interessante anche la figura del Reverendo Sullivan: il padre di Jamie mi ha fatto davvero tanta tenerezza, conoscendo il segreto di Jamie e quello che avrebbe comportato anche per l’uomo. Ha cresciuto una figlia meravigliosa e il suo desidero di proteggere lei e Landon è comprensibile.

Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

A metà della navata, Jamie d’un tratto parve affaticata e si fermò a riprendere fiato. Chiuse gli occhi e per un momento temetti che non ce la facesse. So che passarono solo dieci o dodici secondi, ma non mi sembrarono molti di più e alla fine lei fece un lieve cenno con il capo e ricominciò a muoversi, sostenuta da Hegbert. Il mio cuore traboccava di orgoglio. Ricordo che pensai che erano i passi più difficili che nessuno avesse mai intrapreso. Ma erano soprattutto i passi dell’amore. 

La storia di Jamie e Landon è dolcissima e per questo l’ho amata tanto e spero che sia stato o sarà così anche per voi.

Sono passati quarant’anni e ricordo ancora ogni particolare di quella giornata. Forse adesso sono più vecchio e più saggio, forse ho condotto un’altra vita da allora, ma so che quando alla fine arriverà la mia ora, i ricordi di quella giornata saranno le ultime immagini che scorreranno nella mia mente. L’amo ancora, sapete, e non mi sono mai tolto l’anello.  In tutti questi anni non ho mai sentito il desiderio di farlo. Respiro a fondo, inalando la fresca aria primaverile. Sebbene Beaufort sia cambiata come me, l’aria è rimasta la stessa. L’aria della mia infanzia, l’aria del mio diciassettesimo anno e quando alla fine rilascio il respiro, torno ad avere cinquantasette anni. Ma va bene così. Sorrido tra me, guardando il cielo, sapendo che c’è ancora una cosa che non vi ho detto: adesso credo che i miracoli si possano avverare. 

La mia interpretazione del miracolo avverato è un lieto fine meritato. Voi cosa ne pensate? Sono rimasta l’ottimista che ero a diciassette anni?

Nel gennaio del 2002 è uscito in America il film tratto da questo romanzo (QUI il trailer) . I protagonisti sono interpretati da Mandy Moore e da Shane West. Ho amato moltissimo  anche la versione cinematografica, anche se presenta alcune differenze rispetto al romanzo. La storia infatti è ambientata nei primi anni del 2000 e questo permette di dare una connotazione più dura al bullismo portato avanti da Landon e i suoi amici. Infatti gli scherzi dei bulli sono decisamente più pesanti e pericolosi rispetto alla versione letteraria. La tecnologia e la società del 2000 sono diverse da quelle degli anni ’50 e permettono di colpire ancor di più chi è indifeso o emarginato.

Se le colpe di Landon sono più gravi, anche Jamie si mostra come un personaggio più moderno rispetto alla versione letteraria. La nostra eroina ha molti interessi oltre alla Bibbia e uno di questi è l’amore per le stelle e i pianeti. Inoltre è decisamente meno propensa a tacere la propria indignazione, e risponde per le rime a Landon, facendogli chiaramente capire che non è uno zerbino da usare a suo piacimento.

La bibbia di Jamie nel film si rivelerà un taccuino pieno di citazioni appartenuto alla madre della giovane, morta nel darla alla luce e cambia anche la professione del padre di Landon, che da politico (versione letteraria) diventa un medico nel film. Ma l’essenza della storia resta invariata: abbiamo davanti un grande amore capace di cambiare la vita di chi lo vive, nonostante la giovane età e le circostanze avverse. Jamie è sempre la ragazza che rivendica il diritto a essere se stessa e che non si cura del giudizio degli altri, basato sulla superficialità. Si rivela ancora la persona generosa e attenta al prossimo che abbiamo conosciuto nel romanzo. Questa giovane donna riuscirà in pochi mesi a compiere il miracolo che tanto desiderava vedere: trasformare un bulletto su cui nessuno avrebbe mai puntato in un uomo coraggioso, capace di realizzare il proprio sogno di entrare alla Facoltà di Medicina. Il finale nel film non è aperto, come nel caso del romanzo. Sappiamo quale sarà il destino dei due protagonisti e personalmente non sono riuscita a trattenere le lacrime. La mia presentazione finisce qui. Spero di non avervi annoiato. Ringrazio nuovamente Susy per avermi dato l’opportunità di entrare ancora una volta nelle vite immaginarie di Jamie e Landon e di condividere le mie emozioni con tutti voi.

“La carità è longanime, la carità è benigna, non è invidiosa, la carità non si vanta, né si insuperbisce; non manca di rispetto, non cerca le cose sue, non s’irrita, non tiene conto del male che riceve, non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.  Jamie era l’essenza autentica di quella descrizione. 

 

Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell'amore. La storia di Jamie e Landon.

 

Citazione dal film.

Jamie mi ha salvato la vita, mi ha insegnato tutto: la vita, la speranza e il lungo viaggio che ci attende. Mi mancherà sempre ma il nostro amore è come il vento. Non lo vedo ma lo percepisco. 

Avete letto questo romanzo ? Vi è piaciuto? Avete visto il film?

Vi ricordo che l’appuntamento di domani sarà con Ricordati di guardare la luna nel blog Milioni di particelle 

Vi lascio anche il calendario con le tappe di questa iniziativa.

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12 commenti su “Noi che amiamo Nicholas Sparks. I passi dell’amore. La storia di Jamie e Landon.

  1. Questo è uno dei miei romanzi preferiti di Sparks e ora mi hai fatto venire voglia di rileggerlo!
    Anche il film è molto bello, trovi gli attori perfetti nelle vesti di Jamie e Landon, due personaggi davvero belli che come dici tu sono da ammirare. Jamie per la sua forza costante e Landon per il suo percorso di crescita davvero ammirevole. Una bellissima coppia e una bellissima storia!
    Grazie per aver partecipato a questo progetto

  2. Ciao Silvia, ho amato tantissimo questo libro, è assolutamente fra i miei preferiti di Sparks ma purtroppo il film non mi è rimasto nel cuore. Non ho apprezzato il cast , nè le differenze con il libro che rimane però unico e meraviglioso per me <3 Il tuo post mi è piaciuto moltissimo, curatissimo! Grande <3

    • silviatralerighe il said:

      Grazie mille, Ely. Devo dire che la prima volta che ho visto il film rimasi piuttosto spiazzata, anche perché la mia aspettativa era fortissima. Ho iniziato ad amarlo con il tempo . Ma se dovessi scegliere, l’opzione ricadrebbe sul romanzo. Devo dire che ho preferito altri film tratti dai suoi romanzi, perché più fedeli. Sono stata felice di scoprire che il mio amore per Jamie e Landon e per la loro storia è rimasto intatto nel tempo.

  3. Silvia Bragalini il said:

    Ciao! Complimenti per il bellissimo post.
    Hai ragione, Jamie è uno splendido personaggio, così come il reverendo Sullivan. Mi piace moltissimo la storia di Landon e della sua evoluzione da ribelle a uomo maturo.
    Credo che tu lo sappia, ma il personaggio di Jamie è almeno in parte ispirato alla sorella di Nicholas Sparks, Dana, morta giovanissima. Lui, secondo me, ha avuto un grande coraggio a trarre un libro da questa tragedia…

    • silviatralerighe il said:

      Grazie mille. Purtroppo so della sorella di Sparks e quando ci penso, sento una profonda tristezza anche perché aveva dei bambini così piccoli ed era giovanissima. Volevo parlare di lei facendo riferimento a quanto scritto in Tre settimane, un mondo ma non sono riuscita ad inserirlo in questo post. Ho intenzione di scriverne altri a riguardo, anche perché ho intenzione di tornare a parlare di Jamie e Landon e dei personaggi di Sparks. Lui ha molto coraggio a parlare nei suoi romanzi degli eventi drammatici e dolorosi della propria vita. Mi riferisco anche all’autismo del figlio. Credo però che il fatto che parli per esperienza e dolore personale si senta in ogni singola riga da lui scritta. Grazie ancora per i complimenti, il commento e la visita. A presto.

  4. Betulini2000 il said:

    Presentazione meravigliosa. Ho sempre desiderato leggere questo romanzo e vedere il film, ma ora muoio dalla voglia di farlo…

    • silviatralerighe il said:

      Grazie Roberta. 🙂 Siamo telepatiche quindi credo proprio che ti piacerà. La loro storia è molto bella ma prepara i fazzoletti. 🙂

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