My Id is Gangnam Beauty: Recensione e commento

Oggi voglio parlarvi di un drama coreano che ho appena terminato di seguire, intitolato My Id is Gangnam Beauty. La tematica principale è legata all’importanza che viene data alla bellezza non solo in Corea (sto leggendo infatti molti commenti sulla serie che rimarcano come in questo paese una gran parte della popolazione abbia fatto ricorso alla chirurgia estetica, proprio come la protagonista della serie), ma ovunque.

My Id is Gangnam style - Silvia tra le righe

Vi lascio la sinossi di My Id is Gangnam Beauty

La serie narra la storia di Kang Mi Rae, una  ragazza che a causa del proprio aspetto fisico è stata vittima di gravi episodi di bullismo. Determinata ad avere un nuovo inizio, la giovane decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, che le ha cambiato totalmente il volto. Il primo giorno d’università, durante l’orientamento della facoltà di chimica, a cui si è iscritta, Mi Rae incontra nuovamente un compagno delle medie, Do Kyung Suk, che giudica le persone per quello che sono dentro e non per la loro bellezza esteriore. Quando Mi Rae sarà nuovamente vittima di episodi di bullismo a causa della chirurgia plastica a cui si è sottoposta e che le farà guadagnare il soprannome di Gangnam Beauty, l’unica persona su cui potrà contare sarà proprio Do Kyung Suk, che le starà sempre accanto. Durante il proprio percorso di crescita, Mi Rae riconquisterà la sicurezza e capirà che la vera bellezza risiede all’interno delle persone.

Ho particolarmente apprezzato My Id is a Gangnam Beauty perché analizza alla perfezione il mondo in cui viviamo, quello ossessionato dalla bellezza e dall’apparenza, soprattutto nel modo in cui le donne vendono percepite dagli uomini. Mi Rae sin da bambina è vittima dei bulli: prima perché grassa, poi perché brutta e in seguito perché si è sottoposta alla chirurgia plastica. E questo bullismo si manifestava con  una violenza fisica, che nessun essere umano merita e che alle medie aveva spinto la ragazza a tentare anche il suicidio. Sottoponendosi all’intervento Mi Rae desiderava solamente vivere una vita normale (e non diventare la più bella dell’università) e inizialmente ci commoviamo con lei, quando scopre che per la prima volta piace alle persone, mentre balla e si diverte, cose che faceva anche prima, ma che all’epoca erano oscurate dall’aspetto fisico, che suscitava l’altrui crudeltà. Poi però dopo questo iniziale momento di gloria le voci sul suo aspetto si erano diffuse in facoltà, anche se comunque Mi Rae era riuscita a farsi degli amici e ad ottenere una certa popolarità.

Do Kyung Suk conosceva Mi Rae sin dalle scuole medie, dove per la sua bellezza aveva molta popolarità, di cui il ragazzo non godeva perché preso dai problemi familiari, che lo rendevano un asociale. In un periodo difficile, Mi Rae era stata l’unica a farlo sorridere alla fermata del bus, con un balletto.  La giovane (che era vittima dei bulli) aveva frainteso quel sorriso, considerandolo una presa in giro. Do Kyung Suk aveva riconosciuto Mi Rae all’università grazie proprio alla sua capacità di ballare, guardando all’essenza della persona e non al suo aspetto fisico.  E lui sarà l’unico ad amarla per quello che è davvero, sin da prima dell’intervento, adorando quel vecchio volto, che la ragazza non desidera più vedere, nemmeno nelle foto. Per questo motivo, per la dolcezza che dimostra nei confronti di Mi Rae, preferisco per lei Do Kyung Suk, rispetto all’altro spasimante della protagonista, ovvero il senior Yeon Woo-You , che è però un personaggio meraviglioso, ma che è stato comunque attratto in principio dal nuovo aspetto di Mi Rae, ma che l’ha apprezzata comunque nonostante la plastica, senza fare mai riferimento al suo essere una Gangnam Beauty.

L’insicurezza della protagonista influisce molto sulla sua storia con Do Kyung Suk, visto che teme di rovinare la vita del giovane ( che era il più bello della facoltà) rendendolo il fidanzato di una ragazza che si era sottoposta alla chirurgia plastica.  Abituata ad essere giudicata e torturata a causa del proprio aspetto fisico, Mi Rae aveva imparato a dare un voto alle persone, utilizzando quei criteri di valutazione che avevano sempre usato con lei. Sarà proprio Do Kyung Suk a toglierle questa fastidiosa abitudine.

Nel gruppo dei protagonisti di My Id is a Gangnam Beauty ci sono anche molti personaggi con delle caratteristiche che si scontrano con i canoni estetici che il mondo maschile accosta alla bellezza femminile: Kim Tae Rim è una ragazza con un bellissimo viso e qualche kg di troppo mentre Kwon Toon Byul ha dei modi da maschiaccio. Questo fa sentire in diritto i compagni di università a prenderle in giro e a dare loro dei consigli non richiesti, per invitarle a dimagrire o ad essere più femminili. Inoltre a Mi Rae e a Soo – a viene chiesto, in virtù della loro bellezza, di servire ai tavoli con dei vestiti piuttosto corti durante il festival scolastico. La bellezza femminile che rende delle donne degli oggetti. E le donne che vengono considerate dagli uomini come coloro designate per esempio a servire durante il festival scolastico. Ho apprezzato la maglietta indossata da Mi Rae in una scena, quella in cui invitava i genitori a crescere i propri figli, sia maschi che femmine, nello stesso identico modo, non curandosi del genere.

In My Id is Gangnam Beauty, la madre del protagonista maschile è un personaggio piuttosto interessante. La bellezza è stata infatti una maledizione per la donna, una eccezionale profumiera e un chimico, a cui la protagonista deve la propria passione per l’essenze. La madre di Do Kyung Suk è stata picchiata dal marito, un politico, che voleva che scegliesse tra la famiglia e la carriera e che con un pugno le ha tolto il senso dell’olfatto, una capacità indispensabile per chi si occupa di profumi.

Il personaggio più odioso di My id is Gagnam Beauty è senza dubbio la bellissima Soo – A, che si impegna a rovinare la vita degli altri e le loro relazioni, cercando di essere sempre lei al centro dell’attenzione, con la sua bellezza naturale. Eppure gli autori sono riusciti a costruire intorno a lei una storia molto interessante. Infatti da bimba, la nostra antagonista è stata abbandonata dai genitori ed era sporca e trascurata, attirando su di sé le prese in giro dei suoi compagni, ma dopo essersi lavata e sistemata era diventata il centro dell’attenzione di tutti e aveva creduto che per essere amati e considerati bisognasse essere belli, i più belli. Per questo motivo la giovane ha sempre odiato chi, come Mi Rae, era ricorso alla chirurgia estetica, che era un modo di barare per essere più belli. E uno degli ammiratori respinti di Soo – a l’aveva minacciata proprio con l’acido, in grado di toglierle quel bene tanto prezioso.

Sia Soo -a che il padre del protagonista maschile hanno costruito la loro vita sulle menzogne e l’apparenza ma ciò non li ha resi felici, anzi. Mi Rei infatti capirà che non è una plastica a risolvere i problemi e a dare la felicità.

Consigliato.

Qui per restare informati sulle serie coreane che sto seguendo.

 

 

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