Lost stars di Claudia Gray. Viaggio verso Star Wars Il Risveglio della forza. Recensione

Lost stars di Claudia Gray. Viaggio verso Star Wars Il Risveglio della forza. RecensioneStar Wars incontra Romeo e Giulietta, in questa storia di due amanti costretti a combattere l’una contro l’altro nella guerra tra Impero e Ribellione! Sono trascorsi otto anni dalla caduta della Vecchia Repubblica e l’Impero regna ora su tutta la galassia conosciuta. La Resistenza è stata sbaragliata e solo pochi ribelli coraggiosi – come Bail Organa di Alderaan -osano opporsi apertamente allo strapotere dell’imperatore Palpatine. Dopo tanti anni di battaglie, i pianeti dell’Orlo Esterno hanno deciso di arrendersi e l’Impero diventa più forte a ogni nuova conquista. L’ultimo pianeta ad essersi sottomesso è il mondo roccioso e isolato di Jelucam i suoi abitanti sperano ancora in un futuro migliore, nonostante la flotta imperiale incomba sulle loro teste…

 

Questo romanzo di Claudia Gray si inserisce all’interno dei volumi che servono a collegare le avventure della trilogia originale con quelle della sequel. Fa parte insomma dei romanzi di Viaggio verso Star Wars Il Risveglio della forza. In realtà però la maggior parte degli eventi narrati si svolgono nel periodo della trilogia originale e ci permettono di vedere e percepire eroi e avventure che abbiamo conosciuto nei film, dal punto di vista di un alto ufficiale imperiale e di un pilota ribelle, e non da quello di uno dei grandi protagonisti come Vader o Leia.

La storia d’amore tra Thane e Ciena è molto tenera e il loro legame è fortissimo: si conoscono alla perfezione e sono uno una parte dell’altra però combattono per schieramenti opposti, pur essendo nati sullo stesso pianeta e avendo frequentato l’Accademia Militare dell’Impero.

Il fatto di combattere per due schieramenti opposti però non ha impedito loro di cercarsi, di sostenersi e anche di coprirsi nel momento del bisogno, superando la delusione per il fatto che nessuno dei due sembrava disposto a unirsi allo schieramento dell’altro.  Ma il punto di forza di questo romanzo è analizzare le motivazioni che spingano persone normali come Ciena a diventare dei criminali di guerra, pur di servire l’Impero e anche che cosa porti dei giovani piloti a sacrificarsi per la Ribellione.

Ciena Ree e Thane Kyrell sono nati nello stesso anno  in l’impero si è formato (come è successo anche a Luke e Leia del resto) e vivono nel pianeta di Jelucan . Amano entrambi il volo e a otto anni partecipano alla stessa parata imperiale nella quale si conoscono e incontrano uno dei personaggi chiave dell’impero, il Gran Moff Tarkin. Il perfido Moff che vedimo nel primo film della trilogia originale (Una nuova speranza) , nella serie animata Star Wars Rebels e al quale sono stati dedicati anche dei romanzi. Uno dei personaggi più crudeli dell’impero colpisce favorevolmente i due bambini e in un certo senso li spinge a desiderare una carriera da ufficiali.

Ciena e Thane  provengono da famiglie molto diverse: lei è un membro della gente della valle e sin da piccola le è stato insegnato che nulla è più importante della parola data e dei giuramenti fatti; Thane invece appartiene ai coloni di seconda generazione,  la sua famiglia è ricca. Il padre del nostro protagonista era violento e potente. Thane aveva cicatrici sul colpo causate dalle sue percosse . Il ragazzo non credeva nelle regole perché erano i potenti come suo padre a dettarle, non curandosi di cosa fosse giusto o sbagliato. L’atteggiamento cinico di Thane e l’importanza data ai giuramenti da Ciena saranno due elementi abilmente utilizzati dalla Gray per spiegarci le loro scelte riguardo all’ Impero e all’Alleanza Ribelle.

I due ragazzi si allenano insieme e riescono ad entrare nella Reale Accademia di Coruscant, quella più prestigiosa. Qui stringono alcune amicizie: Ciena divide la stanza con Jude e Kendy mentre Thane incontra Nash, originario di Alderaan, il pianeta di Leia Organa, che diventerà a tutti noi tristemente noto grazie al quarto episodio della saga cinematografica. Risulta importante notare come la prima nozione insegnata ai nuovi cadetti sia la seguente: slegarsi totalmente dai pianeti di origine. Ciò implica anche ridurre le amicizie tra i ragazzi provenienti dagli stessi pianeti, come nel caso di Ciena e di Thane. E l’Impero manomette dei risultati per far litigare i due giovani, riuscendovi. Quando scoprono di essere stati vittime di un complotto Thane e Ciena reagiscono in maniera diversa: lei crede che l’Impero sia perfetto e quindi desidera lasciar cadere la questione, mentre Thane è più cinico e vorrebbe denunciare ogni cosa.

“Sei veramente convinta che tutto quello che fanno l’Accademia e l’Impero sia perfetto.” “E tu invece pensi che ogni persona importante sia cattiva come tuo padre.

I due amici da allora interrompono ogni rapporto e diventano solamente rivali, finendo per realizzare in pieno il desiderio dell’impero di separarli.

Gli anni del corso giungono al termine e i due prendono strade diverse: Thane frequenterà un corso per piloti e Ciena uno di comando. Eppure hanno occasione di fare pace durante un ballo al palazzo Reale, al quale partecipano Ciena, Jude e Thane, poiché sono  i migliori ufficiali dell’Accademia. Questo ballo è importante non solo perché i due amici troveranno il modo di chiarire, ma anche per il fatto che per la prima volta si relazioneranno con la nostra amata  Leia Organa, anche lei presente al ricevimento, in quanto senatrice di Alderaan. Leia è nota per i suo discorsi critici in Senato, e proprio il giorno prima aveva accusato l’Impero di ostacolare le operazioni di soccorso che gli Organa avevano organizzato per i pianeti più bisognosi. Trovo che sia interessante vedere come Ciena e Jude interpretano l’atteggiamento di Leia e come l’ideologia imperiale si sia già impadronita delle loro menti.  Per Ciena la principessa che tutti noi amiamo era solamente una fanatica e le sue protese un modo per mettersi in mostra e attirare l’attenzione.

Thane invece ha l’occasione per danzare con Leia, che è in assoluto uno dei miei personaggi preferiti dell’intera saga.

Cronologicamente siamo all’inizio di episodio IV Una nuova speranza e la Gray è fantastica a delineare le mansioni e le destinazioni dei nostri protagonisti. Thane viene assegnato ad una flotta che ha il compito di difendere una nuova e segretissima base spaziale. In poche parole deve difendere la Morte Nera. Ciena invece prende servizio a bordo dello Star Destroyer Devastator.

Trovo molto interessante la visione che ha Ciena dei Ribelli: per lei sono degli scontenti , delusi di non avere l’attenzione e la forza dell’Impero.  La ragazza parla anche di una delle sconfitte che aveva riportato l’Impero ovvero la distruzione di una delle sue basi segrete per opera dei Ribelli, che si erano impossessati di alcune importanti informazioni. Il riferimento a Rogue One è chiaro. Stiamo parlando del sacrificio di Jyn Erso, di Cassian e di tutti i membri di Rogue One. Sappiamo che quelle in mano ai ribelli sono informazioni d’oro per sconfiggere la Morte Nera. L’Universo espanso di Star Wars è davvero un puzzle interessante da ricomporre e la Gray ci offre dei pezzi di notevole interesse da incastrare.

Vi ricordate quando all’inizio di Una nuova Speranza, la principessa Leia a bordo del Tantive IV viene abbordata e catturata da Dark  Vader?  Il raggio traente viene attivato proprio da Ciena Ree. Trovo interessante anche l’opinione che ha di Leia la protagonista: per Ciena la principessa era una traditrice e una ribelle, proprio come il padre, inoltre la considerava anche una grossa fonte di guai. Ciena non prova alcuna pietà per Leia: si merita la lezione che sta per ricevere.

La ragazza ha anche l’occasione di incontrare di nuovo Tarkin, che del resto è colui che torturerà la principessa Leia per sapere la collocazione della base ribelle. Il Gran Moff si ricorda sia di Ciena che di Thane e fa alla giovane i  complimenti per l’operato di entrambi.

E poi proprio Tarkin da l’ordine di utilizzare la potente arma della Morte Nera per neutralizzare e ridurre in polvere in un secondo il pianeta di Aladeraan, per colpire Leia al cuore. E qualcosa cambia anche in Thane e in Ciena.

La Ree resta colpita da quello che è successo e dalla morte di miliardi di persone. La distruzione di Alderaan sarà sempre una ferita per Ciena però da quel momento inizia per lei un percorso di giustificazione degli orrori compiuti dall’Impero, che le servono forse per accettare che il suo onore e la sua lealtà sono diretti verso il fronte errato. Ciena infatti crede che i colpevoli siano i Ribelli, perché sono stati loro a iniziare la guerra. L’impero quindi è stato costretto a dare una dimostrazione della sua forza, per spaventarli e impedire una guerra terribile, come lo era stata quella dei cloni.

Thane invece ne resta profondamente disgustato. La distruzione di Alderaan lo colpirà  e qualcosa in lui si romperà.

Abbiamo assassinato miliardi di persone. Abbiamo assassinato miliardi di persone e ora si aspettano che applaudiamo.

Il ragazzo calcola quanto tempo ancora gli resta per poter abbandonare il suo ruolo di ufficiale nell’Impero e purtroppo ha davanti a sé ancora cinque anni, mette in discussione le motivazioni che lo avevano spinto ad arruolarsi. Il desiderio di poter guidare le migliori astronavi della galassia infatti ora gli appare infantile. Thane è consapevole che anche l’Impero aveva commesso dei crimini, non solo la Repubblica e i Ribelli.  Il ragazzo fatica ad indossare ancora quella divisa perché lo disgusta ma tenta di resistere per Ciena e per tutti i suoi amici dell’Accademia.

La Gray è molto brava a descriverci un altro evento fondamentale del quarto episodio di Star Wars, ovvero la distruzione della Morte Nera ad opera dell’Alleanza. Per prima cosa ci mostra Ciena mentre osserva un Ala X (quello di Luke) e un vecchio mercantile sgangherato che si allontanano da Yalin. E poi il silenzio del monitor riguardante i segnali della Morte Nera. A Ciena viene richiesto di andare a recuperare Dar Vader e la ragazza lo fa e quello che sconvolge è come lei percepisca la malvagità in lui. Il male che emanava la figura di una delle figure chiave dell’Impero che lei serviva, riempiva l’aria e Ciena aveva l’impressione di essere sul punto di svenire.  Eppure lei continuerà a servirlo.

La distruzione della Morte Nera distrugge Ciena perché June morirà in quell’occasione. Da un lato la nostra protagonista è sollevata perché ad altri pianeti verrà risparmiata la tragica fine di Alderaan però dopo essersi resa conto che il sacrificio di quel pianeta non era servito per evitare la guerra, darà nuovamente ogni colpa ai ribelli.  In questo contesto di desolazione dovuto alla distruzione della Morte Nera, Ciena e Thane si scambiano il loro primo bacio.

Il giovane viene inviato su Kerev Doi e la Gray fa in modo che il ragazzo assista a qualcosa che lo spingerà a prendere una decisione che lo porterà verso un cambiamento. In un primo momento pensa che trascorsi i cinque anni, Ciena e lui potranno congedarsi insieme  perché crede, sbagliando pienamente, che la giovane sia disgustata come lui al pensiero di indossare quella uniforme. Quando assiste alle torture che venivano riservate ad un popolo schiavo nelle miniere, quando nota come  nessuno intervenga  perché la popolazione temeva l’Impero, quando si rende conto che l’impero sta insegnando i bambini a essere malvagi e che lui era stato uno di quei bimbi, Thane prende la decisione di organizzare la sua diserzione.  Ciena nel frattempo è diventata capitano e Kyrell crede che lo raggiungerà. Thane quindi diventa un disertore e si rifugia su Jelucan. L’autrice è bravissima a mostrarci un pianeta completamente diverso rispetto al passato. L’Impero ha distrutto la patria dei due protagonisti. Vi sono molte baracche fatiscenti,  parecchi disoccupati in cerca di lavoro. Le persone vestono tutte in serie mentre un tempo il diverso abbigliamento aveva permesso di distinguere gli abitanti delle valli dai coloni di seconda generazione.  Le taverne erano diventate dei covi per contrabbandieri. Thane si rende conto di come l’Impero era stato capace di bloccare il diffondersi di notizie compromettenti: i programmi infatti non menzionavano Alderaan e nemmeno le persone comuni perché avevano molta paura della reazione imperiale. I notiziari erano piuttosto vaghi anche sulla distruzione della Morte Nera perché il rischio era quello di mostrare un Impero indebolito.

In effetti Ciena lo raggiunge, inviata dall’Impero per rintracciarlo e convincerlo a tornare. Questo incontro ormai ci mostra come i due giovani siano distanti per quanto riguarda le loro scelte: Ciena infatti non solo non ha intenzione di abbandonare l’Impero ma non comprende nemmeno Thane. Il ragazzo invece in questa fase non crede né alla Alleanza Ribelle né all’Impero perché entrambi hanno le mani sporche di sangue. Ciena al contrario  crede ancora che solo l’Impero possa portare l’ordine nella Galassia. Thane però è cinico e sa benissimo che l’Impero crollerà, come ha fatto la Repubblica prima di lui.  Quando i due parlano della schiavitù Ciena riesce nuovamente a trovare una giustificazione: gli schiavi non sono stati creati dall’Impero e sono da considerarsi come una piccola posta in gioco per dei sacrifici più grandi.

Abbiamo giurato. Abbiamo giurato di servire l’Impero. Non possiamo infrangere quel giuramento né ora né mai.

I due innamorati passano la notte insieme ma infondo sono più distanti che mai.

Ma non poteva tornare. Non dopo quello che aveva visto. Aveva trascorso l’infanzia a soffrire per la crudeltà di un ipocrita e si rifiutava di infliggere altro dolore per conto di un altro ipocrita, anche se si trattava dell’Imperatore in persona. Per Ciena la situazione era diversa. La sua parola, una volta data era per sempre. L’Impero non la meritava eppure l’aveva stretta nella sua morsa per sempre. Ciena non faceva parte della macchina dell’Imperatore perché era ambiziosa o corrotta. No, l’Impero aveva trovato il modo di usare il suo onore contro di lei. Ciena era al servizio del male proprio perché aveva un carattere troppo forte.

 

Ciena informa Thane del fatto che dovrà lasciare Jelucan entro una settimana perché poi lo denuncerà. La ragazza però non troverà il coraggio per farlo e mente per la prima volta ai suoi superiori, sostenendo di aver scoperto che Thane si è sucidato. Sette mesi dopo la battaglia di Yalin il protagonista lavora sul mercantile Moa e mentre è a terra per comprare dei pezzi di ricambio, assiste all’arresto da parte degli imperiali di una intera famiglia, bambini compresi. Il giovane si sente impotente e non può far altro che allontanarsi.

Intanto Ciena deve evacuare delle truppe da un pianeta vulcanico a seguito di una eruzione. La ragazza decide di salvare anche i civili anche se non aveva ricevuto alcun ordine a riguardo. Ciò le procura cinque settimane di doppi turni per punizione. Però la protagonista riesce a trovare come sempre una giustificazione: l’Impero non è contrario a salvare vite ma è stata lei a scavalcare degli ordini.

La Gray descrive bene la differente importanza che l’Impero e la Repubblica da alla vita delle persone che popolano la galassia. Diciotto mesi dopo la battaglia di Yalin vi è un terribile terremoto  su Olunne e la città era stata distrutta. L’Impero non inviò nessun soccorso perché non reputava il pianeta abbastanza importante dal punto di vista economico. Thane è con l’equipaggio del Mona a portare aiuto alla popolazione e scopre che a differenza delle truppe imperiali, i Ribelli hanno soccorso la popolazione, nonostante questo gesto avrebbe potuto metterli in pericolo. Proprio in questa occasione Thane incontra un altro grande personaggio della Saga: il capo dei piloti Wedge Antilles, che abbiamo visto nella trilogia originale.

La Gray ci mostra il dialogo tra i due. Thane rimprovera a Wedge il fatto che siano stati i ribelli ad iniziare la guerra ma gli viene risposto che il solo colpevole è Palpatine. Quando il protagonista gli fa notare che anche i Ribelli hanno le mani sporche di sangue, Antilles non nega ma ribadisce l’importanza della distruzione della Morte Nera. Per il Ribelle l’Impero deve essere distrutto anche a costo di sporcarsi le mani per farlo. Thane ricorda l’impotenza che ha provato davanti all’arresto di quella famiglia con bambini e decide di combattere per i ribelli. Il protagonista resta ancora un cinico che non crede che il nuovo ordine che verrà sarà perfetto o nobile. Crede però che nulla possa essere peggiore dell’impero, che riduce la popolazione in schiavitù e distrugge pianeti.

Ciena è diventata un perfetto ufficiale, viene trasferita dal Devastor al Executor per volere di Lord Vader e molto probabilmente diventerà un Comandante.

Siamo giunti agli eventi che si svolgono all’inizio de L’Impero colpisce ancora (episodio 5) e Thane è sul pianeta ghiacciato di Hoth all’interno della base ribelle, che viene scoperta dagli imperiali grazie a dei droidi sonda. Il nostro protagonista ha un amico che è stato scelto come copilota di Luke.  Durante la battaglia scopriamo che Thane ha avuto la stessa intuizione di Luke: ovvero quella di colpire i camminatori alle gambe.

Ciena vorrebbe studiare e analizzare i filmati della battaglia di Hoth ma la priorità diventa la cattura del Millennium Falcon, dove viaggia la Principessa Leia insieme a Han Solo.  L’ordine è ovviamente quello di catturare i prigionieri vivi dopo un abbordaggio (Vader infatti voleva attrarre Luke a sé utilizzando come esche i suoi amici). Ciena è sorpresa nel costatare le grandi abilità da pilota del nostro Han e quando lo vede gettarsi all’interno di un campo di asteroidi considera tutto questo una missione suicida.  Poi il Millennium Falcon entra in una gola (in realtà entra nello stomaco di una strana creatura e i piloti dei caccia TIE muoiono inutilmente.  Ciena deve fare i conti con la morte inutile di quattro piloti e si rende conto di come siano stati sacrificati ma anche questa volta la colpa viene attribuita ai Ribelli e non agli ordini disumani di Vader, che non considera degli esseri umani i suoi piloti. Gli insegnamenti dell’Accademia servono proprio a non considerare i proprio compagni delle persone. il nuovo ammiraglio è Piett (Vader ha fatto fuori Ozzel colpevole di aver fallito) che si congratula con Ciena che però non riesce a dimenticare la morte inutile degli ufficiali, che sembra non interessare nessun altro.

Quando finalmente Ciena inizia a studiare i video sulla battaglia di Hoth comprende che Thane si è unito ai ribelli perché riconosce il modo di volare del suo innamorato, visto che si è esercitata per molti anni al suo fianco.

Ritroviamo il giovane Kyrell sulla nuova nave ammiraglia Liberty dopo l’evacuazione e qui il ragazzo scopre che anche Kandy si è unita ai Ribelli insieme ad altri.  Nessuno di loro ha più notizie del Millennium Falcon e di Luke (sappiamo che i nostri eroi della trilogia originale stanno vivendo le avventure narrate nel film L’Impero colpisce ancora) . Thane non riesce a non pensare a Ciena e si ubbriaca perché è consapevole che potrebbe presto trovarsi davanti ad una scelta: combattere contro la sua amata e ucciderla. Il ragazzo confida inconsapevolmente i suoi dubbi proprio ad uno dei grandi capi della resistenza (che abbiamo visto anche nei film) ovvero a Mon Mothma, una delle poche senatrici ad essersi opposta a Palpatine.  Thane le rivela di temere di dover uccidere Ciena o che qualcuno dei suoi compagni possa ucciderla in combattimento.

Quando durante la riunione Mon Mothma si rivolge ai ribelli, il protagonista si rende conto di come la donna rispetti coloro che combattono per lei, a differenza di quanto avviene nell’Impero.  Mon Mothma parla con Thane della confessione fatta dal ragazzo e gli spiega che potrebbe essere distrutto dalla propria insicurezza e gli fa notare che non è il solo a avere parenti e amici tra i soldati imperiali. Infatti non era vietato amare qualcuno che combatteva dall’altra parte ma che bisognava amare di più la causa per la quale si combatteva.

Thane comprende che sebbene lui si fosse arruolato solo per combattere contro l’Impero e non perché credesse nella nuova Repubblica, aveva comunque implicitamente scelto una causa, che prevedeva l’autodeterminazione dei popoli, il rispetto dei cittadini e la giustizia.

Prosegue la caccia al Millennium Falcon e Ciena approda a Bespin, che scopriamo essere il paese natale della defunta  June.  Sappiamo che Leia e Han sono andati lì per chiedere aiuto a Lando. Notiamo che Ciena ha una visione ancora distorta dell’Alleanza Ribelle. Crede che si tratti di un gruppo di persone che semplicemente odiano l’Impero perché altrimenti avrebbero firmato dei trattati di pace e sarebbero andati in uno dei sistemi indipendenti a vivere secondo i loro principi. Insomma il fatto che si desiderasse salvare la Galassia da una tirannia non la sfiora per nulla, nonostante abbia visto un pianeta disintegrarsi davanti ai suoi occhi e quattro piloti morire invano.

In realtà il fatto che Han sarebbe giunto da Lando a Bespin era stato già previsto da Vader  quindi per l’ennesima volta Ciena si trova a riflettere sull’ordine di seguire la nave di Han tra gli asteroidi, provocando la morte inutile dei piloti. Ciena si pone domande giuste alle quali finisce per dare delle risposte che offuscano la sua intelligenza, cercando di giustificare ciò che non può essere giustificato. Ciena è colei che disattiva l’iperguida del Falcon, vediamo come la nave di Leia prima fugga e poi torni indietro per riprendere Luke, per poi saltare nello spazio nonostante la iperguida fosse stata disattivata (siamo esattamente alla fine de L’Impero colpisce ancora).

Ciena inizia a porsi delle domande e chiede alla sua amica e collega Barisse quale possa essere il motivo che spinge le persone a arruolarsi con i Ribelli.

La sua amica risponde che sono delle persone incapaci di adattarsi alla società e che odiano quindi chi riesce a farlo. Ciena però mette in dubbio la risposta di Barisse: Thane non era certamente un disadattato anzi. Il suo amico aveva davanti a sé una promettente carriera da ufficiale imperiale.  Per un momento la protagonista crede che Thane si sia unito ai violenti perché era stato vittima da bambino della violenza del padre. Alla fine scarta questa ipotesi e si rassegna al fatto che mai avrebbe conosciuto le reali motivazioni del tradimento del suo amico.

La ragazza è costretta a chiedere un permesso per tornare a Jelucan perché sua madre, che lavorava come supervisore alle miniere è stata accusata di appropriazione indebita. Pur ripetendosi che sicuramente la madre sarà scagionata, Ciena per la prima volta inizia a dubitare.

Kendy intanto rivela a Thane che Ciena non lo ha denunciato e i due parlano di come le persone buone possano finire a servire il male. Io mi trovo parecchio d’accordo con il pensiero di Kendy che per me descrive alla perfezione come nei regimi dittatoriali persone normali, buone e mediamente intelligenti possano essere trasformate in veri e propri criminali di guerra, perché credo che Ciena sia proprio questo. Ho trovato fastidiose tutte le giustificazioni che la protagonista ha dato ai crimini di guerra commessi dal suo amato impero. Non provo molta simpatia per Ciena anche se trovo che sia stata descritta benissimo.

Ma ecco cosa fa dire la Gray a Kandy e che  io condivido.

“Le persone migliori possono finire al servizio del male, hai ragione. Ma se continuano a fare il loro sporco lavoro , smettono di essere buone.” “Cominciano facendo qualcosa che non pensano avrebbero mai potuto fare, obbedendo a ordini che fanno venire il voltastomaco e si dicono che non si ripeterà più, che è stata un’eccezione, che le cose cambieranno. ” “Però continuano” proseguì Kendy. il suo sguardo si era fatto distante. Stava parlando più con sé stessa che con lui. “Scendono a un compromesso dopo l’altro e quando finalmente si accorgono di come è fatto veramente l’Impero ormai è troppo tardi per tornare indietro. Io ci sono riuscita, ma se anche gli altri non si fossero sentiti come me, se avessi dovuto fuggire da sola , forse sarei rimasta. E non mi piace la persona che sarei diventata.

Kendy vuole fargli notare che forse la Ciena che conoscevano non esiste più e Thane da alla ragazza che ama un’ultima possibilità. La raggiungerà a Jelican per mostrarle la sua solidarietà e se vedrà che ha accettato anche la condanna di sua madre, la considererà perduta per sempre.

La protagonista intanto giunge nel suo pianeta natale e nota quanto sia cambiato negli anni: l’aria è resa irrespirabile dall’inquinamento e ormai gli abitanti sono rassegnati e si limitano a coprirsi con delle mascherine. Le baracche sono aumentate e non ci sono più distinzioni tra gli abitanti della valle e i coloni di seconda ondata. Inoltre tutti sembrano far di tutto per non attirare l’attenzione e finire sotto gli occhi degli imperiali.

Ciena nota con orrore che nessuno è andato da suo padre Paron, per mostrare solidarietà alla famiglia, come era tradizione tra gli abitanti della valle. La risposta è semplice: a condannare la madre era stato l’impero e loro non contrastavano le decisioni degli imperiali ai quali avevano giurato fedeltà. Il concetto di onore che hanno inculcato nel cervello della protagonista colpisce ancora, e persino Paron, consapevole dell’ingiustizia di cui è vittima sua moglie, non cambia atteggiamento con l’impero. L’unico a presentarsi è proprio Thane che può per un attimo ritrovare la sua Ciena. Interessante anche questa volta è il dialogo tra i due quando parlano di Impero e Alleanza Ribelle. Detesto davvero il lato testardo e ottuso della protagonista. Riesce sempre a trovare un motivo per restare ancorata all’Impero. Infatti come prima giustificazione alle accuse alla madre lei tira in ballo un governatore disonesto. Ciena dice a Thane di essere consapevole dell’orrore che si cela dietro l’Impero ma che non tutti sono così, ci sono anche personalità valorose tra gli imperiali. Inoltre per l’ennesima volta l’Impero (come ogni regime totalitario) viene rappresentato come colui che riesce a mantenere l’ordine nella galassia , impedendole di ricadere nel caos generato dalla Guerra dei cloni. I migliori  devono restare e non disertare per migliorare l’Impero e liberarlo dal marcio che lo sta corrodendo, per cercare di trovarvi del buono. Ciena scopre che ormai i ribelli si sono guadagnati la stima di Thane, perché a loro volta rispettano chi combatte per loro. Hanno conquistato persino il ragazzo più cinico della galassia.

Nella visione del protagonista maschile l’Impero è marcio fino al midollo e non si può fare più nulla per salvarlo.  L’unico modo per liberare la galassia è distruggerlo.

Ha luogo il processo  e Ciena si rende conto che le accuse sono ridicole e facilmente smontabili ma purtroppo alla madre non era stato concesso di avere un avvocato di difesa (come in ogni regime dittatoriale che si rispetti). La donna viene condannata a sei anni di lavori forzati nella miniera. Paradossalmente proprio un suo parente stretto diviene la vittima di quella schiavitù che Ciena aveva definito effetto collaterale.  Paron però non desidera che sua figlia parli male dell’Impero perché è a lui che tutti loro hanno giurato fedeltà. Il concetto di onore di questi personaggi mi ha fatto davvero innervosire durante la lettura di questo romanzo. Ciena ormai cerca di resistere solo per le brave persone che ha incontrato tra gli imperiali e continua a sognare di salvare l’Impero dalla sua stessa corruzione. Ma succede qualcosa di imprevisto che in un certo senso farà crollare molte sue certezze.

La ragazza durante una battaglia aerea riceve uno strano ordine mentre è a bordo di un caccia TIE: far scappare almeno uno dei ribelli, tra i quali vi è anche Thane che viene tra l’altro riconosciuto da alcuni dei suoi ex colleghi e amici. Il motivo è la presenza di una seconda morte nera. In questo momento Ciena apre davvero gli occhi. L’Impero invece di rimediare per la distruzione di Alderaan, che è stata totalmente inutile, ha creato un nuovo strumento di morte. Con orrore si rende conto che i suoi amici sono ben felici della costruzione della seconda Morte Nera perché vendicherà la morte degli imperiali su Yalin. Berisse pensa che non ci sarà alcuna battaglia perché la sola presenza della seconda Morte Nera scoraggerà i Ribelli. Questa volta però Ciena ha le idee chiare: i Ribelli non si arrenderanno perché sono in gamba se sono riusciti a conquistare la fiducia anche di un cinico come Thane. E per la prima volta Ciena inizia a pensare che l’orrore provocato dall’Impero sia peggiore persino del caos generato dalla Guerra dei cloni.

Proprio in questo momento critico la protagonista incontra Palpatine che le farà una impressione terribile, proprio come in passato era accaduto con Vader. Infatti la ragazza si rende conto che l’Imperatore emana malvagità pura e finalmente Ciena si pone questa domanda:

Ma chi ho servito per tutto questo tempo.

Il piano di Palapatine era chiaro: doveva sopravvivere almeno un pilota ribelle perché avrebbe così riferito ai propri capi che l’Impero aveva costruito una seconda Morte Nera. Quando l’Alleanza Ribelle si fosse precipitata a distruggerla, avrebbe trovato l’intera armata imperiale accanto alla pericolosa arma. Era una trappola ben congeniata di cui Ciena si renderà poi conto.

Thane è appunto con i ribelli che stanno organizzando l’assalto alla seconda Morte Nera. Siamo all’inizio de Il ritorno dello Jedi (episodio VI) . Come sappiamo i protagonisti saranno Han e Lando,  uno guidando il gruppo destinato a disattivare lo scudo di Endor e l’altro dirigendo i caccia che avrebbero distrutto la Morte Nera. Ho trovato davvero comico che il protagonista non conoscesse né Lando né Han.  In ogni caso il giovane si rendo conto che quella sarà la battaglia più importante  e che non abbandonerà mai i suoi amici e compagni nel momento decisivo.

Ciena invece vive un momento di profonda crisi perché ogni certezza è svanita e la presa di coscienza ha la meglio su di lei. L’arresto di sua madre,  la mancanza di umanità dei suoi amici, la presenza malvagia di Palpatine, le morti inutili di tanti piloti mettono in crisi la protagonista, che però per rispetto alla parola data è costretta a combattere, anche se era costretta a farlo per un imperatore viscido che faceva saltare in aria interi pianeti. La ragazza capisce però  che il suo amato Thane aveva ragione sull’Impero.

Finalmente la banda di Han e Leia riesce a disattivare lo scudo a Endor, e Lando a bordo del Millennium Falcon distrugge la Morte Nera.

Ciena resta gravemente ferita e scopre da Nash che Palpatine e Vader sono morti. La Ribellione sembra sul punto di vincere mentre l’Impero cerca di ricostruirsi tra le lotte di potere degli aspiranti nuovi imperatori.

Durante la convalescenza Ciena si occupa di informare le famiglie della morte dei loro parenti o di cercare i soldati scomparsi, cercando di evitare di trovare i disertori. Thane invece crede che la ragazza che ama sia morta a Endor e porta il lutto per Ciena, continuando a combattere per i Ribelli. Terminata la convalescenza, la protagonista diventa comandante dell’Inflictor  e si prepara per la grande battaglia di Jakku, il pianeta desertico di cui è originaria Rey, la protagonista della trilogia sequel.

Ciena è consapevole di non avere altra scelta che combattere: infatti teme che una diserzione potrebbe avere delle pessime conseguenze su sua madre. La ragazza teme anche che i ribelli non sarebbero clementi con lei, in caso di resa. Thane ha il compito di rubare l’Inflictor agli Imperiali e insieme alla sua banda finisce proprio sullo Star Destroyer governato da Ciena. Pur di non consegnarlo ai ribelli, Ciena ordina all’equipaggio di abbandonare la nave con i gusci di salvataggio per schiantarsi su Jakku. Sarà Thane a impedirle di compiere una simile stupidaggine. Ciena era convinta che la battaglia di Jakku fosse completamente sfavorevole per l’Impero che si illudeva di vincere una partita persa un anno prima, e detestava che si riferissero a Palpatine come se fosse un martire. Lei ormai detestava l’Impero e i suoi valori, ma non aveva latra scelta che combattere. Per questo aveva visto nello schianto un modo eroico per porre fine alle sue sofferenze. Una volta salva  la ragazza viene arrestata ma si rende conto che i Ribelli la trattano con umanità. Le concedono sette ore di ginnastica a settimana, le hanno procurato giochini e oloromazi.  Nessuno la tortura ma nonostante questo lei non è disposta a collaborare.  Thane l’aspetterà.

Ero così presa dal mio onore che sono diventata una criminale di guerra.

Nash crede che Ciena sia morta schiantandosi su Jakku e decide di trasformarla in una martire in onore della quale ricostruire l’Impero.

Un romanzo davvero ben strutturato, con dei protagonisti ben delineati e che non snatura in alcun modo l’universo di Star Wars. Credo che l’idea di dar un volto e una storia a personaggi che nei film apparivano in uno sfondo anonimo, mostrandoci la vita di un ufficiale dell’Impero e di un pilota della Resistenza sia stata ottima.

Voto

6/6

 

 

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2 commenti su “Lost stars di Claudia Gray. Viaggio verso Star Wars Il Risveglio della forza. Recensione

  1. Allora ho alternato la lettura di questo lunghissimo post mentre facevo altro.
    Sai come la penso su Star Wars niente non mi attira e da un sacco di tempo anche se non sei l’unica persona a dirmi che è una bella storia.
    Devo dire che il modo in cui hai descritto tutto fa capire quanto ti sia piaciuta questa saga e quante emozioni ti abbia trasmesso. In alcuni punti mi hai anche incuriosita anche se non credo che comunque mi avvicinerò a questo mondo ma limite mio non tuo.
    Ottima analisi davvero

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