L’arte sconosciuta del volo di Enrico Fovanna: Review Party

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Oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Enrico Fovanna, intitolato L’arte sconosciuta del volo. Ringrazio la Giunti Editore per la copia cartacea in omaggio.

L'arte sconosciuta del volo - cover

 

Premosello, Piemonte settentrionale, 1969. È il primo novembre, vigilia del giorno dei morti, e una scoperta agghiacciante sta per risvegliare l’orrore in paese, sconvolgendo l’infanzia di Tobia. Su una strada di campagna, vicino al ruscello, è stato rinvenuto il corpo di un suo compagno di scuola. A pochi mesi di distanza dal ritrovamento del cadavere di un’altra ragazzina. In paese si diffonde il terrore: ormai è evidente che per le campagne si aggira un mostro, un mostro che uccide i bambini. Tobia è afflitto dal senso di colpa e dalla vergogna, perché con quel ragazzo aveva fatto a botte proprio il giorno della sua scomparsa, desiderando davvero di liberarsi di lui. Adesso è difficile tornare alla vita di prima, all’amore innocente ed esaltante per Carolina, ai giochi spensierati con padre Camillo e con Lupo, il matto del paese. Soprattutto quando i sospetti dei paesani si concentrano su una persona molto vicina a Tobia, sulla cui innocenza lui non ha alcun dubbio. Quarant’anni dopo, Tobia vive a Milano e fa il medico legale. Demotivato dal lavoro e lasciato dalla moglie per l’impossibilità di avere un figlio, sta vivendo uno dei momenti più bui della sua vita. Sarà una telefonata di Ettore, il suo vecchio compagno di scuola, a convincerlo a tornare dopo tanti anni nei luoghi dell’infanzia, per il funerale di Lupo. E questo inatteso ritorno cambierà la rilettura del suo passato… Un romanzo intenso e toccante, in cui grazie all’amore un adulto sconfigge i fantasmi dell’infanzia.

 

La mia opinione.

Ne L’arte sconosciuta del volo Enrico Fovanna è riuscito a catapultarci nella vita di una cittadina di provincia di fine anni ’60, utilizzando lo sguardo puro di un bambino. La storia è ambientata in Piemonte , a Premosello (il paese d’origine dell’autore) e il piccolo Tobia ricorda gli avvenimenti e le persone che hanno colorato la sua infanzia: l’amico Ettore, il primo amore per Carolina, i compagni di gioco, Padre Camillo, lo sbarco sulla Luna e Lupo, il matto del paese. Eppure qualcosa turba quel mondo tranquillo e la serenità dei bimbi di Premosello. La sorte di due compagni di scuola segna l’infanzia di Tobia, più di quanto lui stesso avrebbe potuto immaginare e il piccolo reagisce fuggendo, non affrontando i fantasmi legati a Premosello e alla propria fanciullezza.  Ormai adulto il protagonista pensa di essere andato oltre, di non essere più legato al paese, agli amici e ai suoi abitanti. Eppure il Tobia adulto sta vivendo un momento critico sia sul piano personale che professionale e per affrontare questa crisi dovrà tornare a Premosello, ritrovare i vecchi amici e provare a scoprire che cosa possa nascondersi dietro la tragedia che ha colpito i suoi due compagni di classe. L’arte sconosciuta del volo è un delicato e poetico romanzo carico di ricordi dell’infanzia, mentre l’elemento giallo è quasi secondario. Lo stile di Fovanna è scorrevole e superbo e la narrazione è affidata al POV di Tobia, che racconta le vicende vissute da bambino, alternandole con il presente (2009).  Ho particolarmente apprezzato i riferimenti allo sbarco sulla luna del 1969 e all’evento mediatico che fu costruito intorno a questa storica impresa.

Il nostro eroe riuscirà a tornare a Premosello e ad affrontare i fantasmi della propria infanzia? Scoprirà il colpevole dei tragici eventi accaduti anni prima? Le risposte potrete averle solo leggendo L’arte sconosciuta del volo. Una lettura consigliata. 6 stelle su 6.

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