L’angelo della porta accanto di Adele Ross – Recensione:

 

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Oggi il blog partecipa al Review Party del nuovo romanzo natalizio di Adele Ross, intitolato L’angelo della porta accanto.  Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio.

L'angelo della porta accanto - cover

 

Londra. Quasi Natale (non ancora ma manca poco).Hope Heartkindness si ritrova senza casa e, sapendo che il suo magro stipendio non le può assicurare di pagare un affitto, accetta l’offerta dell’amica Felicia di trasferirsi nel suo appartamento. Un grazioso appartamento al terzo piano di una piccola palazzina nella tranquilla Angels Street, proprio nel cuore del romantico quartiere di Hammersmith. La ragazza si ritrova così catapultata in una Londra al di fuori della frenetica City e circondata da pittoreschi e strani personaggi. La quiete in Angels Street è la caratteristica principale, quiete e riservatezza, due peculiarità che contraddistinguono tutti gli inquilini di quella palazzina. Soprattutto Mister Whitesmoke, eccentrico e insolito personaggio che vive dietro la porta accanto a quella di Hope e Felicia. Riservato, gentile, un vero gentiluomo d’altri tempi, anche un po’ fuori moda. Ma cosa nasconde realmente Daniel Whitesmoke? cosa si cela dietro la porta di quella silenziosa e misteriosa “Scuola di buone maniere” che l’uomo gestisce? Hope, come ogni brava giornalista in erba, decide di scoprirlo, anche perché quello strano personaggio, che lei è certa di non aver mai visto prima, le trasmette un’insolita e familiare sensazione… oltre alla intima certezza di avere un legame con lui che affonda le sue origini in un passato che Hope nemmeno ricorda.Ma Dio e tutte le schiere di angeli, lassù nel Regno dei Cieli, ha un disegno già stabilito per Hope, per Daniel e per tutti i personaggi che li circondano mentre la razza umana ignara di tutto si sta preparando a festeggiare un nuovo Natale.

 

La mia opinione.

 

Adele Ross ci dona un romanzo natalizio (o quasi) davvero originale ed emozionante. Lo stile dell’autrice In L’angelo della porta accanto mi ha ricordato un po’ il tipo di narrazione presente in film come Il favoloso mondo di Amélie, ovvero vi è la presenza di un narratore onnisciente, che non solo si sofferma su Daniel, Hope e Felicia, ma ci descrive anche piccoli momenti di vita di personaggi sconosciuti, in nulla legati con quelli della trama principale. Tutto questo avviene in modo frizzante e accattivante, donando a chi legge un’esperienza di lettura davvero piacevole. 

Ho trovato davvero interessanti anche i protagonisti, dall’orientale Felicia con il suo amore per gli oroscopi e la meditazione a Hope e la sua ostinazione e testardaggine nel voler scoprire la verità sul suo misterioso e assai particolare vicino. C’è anche Daniel, che mi ha colpito non solo per il mistero che è legato alla sua figura, ma anche per la sua dolcezza, la sua bontà e per la sua innata eleganza. Un tema particolarmente presente ne L’angelo della porta accanto è quello legato al libero arbitrio. Uno dei protagonisti, infatti, si troverà davanti alla più grande delle scelte: è meglio vivere un’esistenza eterna oppure una vita mortale accanto al nostro grande amore? 

Assegno al romanzo L’angelo della porta accanto 4 stelle e 1/2  su 6. Consigliato. 

 

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