E l’amore anche ha bisogno di riposo di Drago Jančar – Recensione: Review Party

 

E l'amore anche ha bisogno di riposo - banner

 

Oggi il blog è lieto di partecipare al Review Party di E l’amore anche ha bisogno di riposo di Drago Jančar. Un romanzo legato alle pagine più tristi della storia del ‘900.

Ringrazio La nave di Teseo per la copia in omaggio.

E l'amore anche ha bisogno di riposo - cover

Dopo l’occupazione militare della Jugoslavia da parte della Germania, la città slovena di Maribor viene annessa al Terzo Reich e il tedesco imposto come lingua ufficiale. Mentre in montagna avanza la resistenza armata, sulle vie del capoluogo, ribattezzato Marburg an der Drau, piovono bombe: le sorti della guerra sono segnate e questo rende i tedeschi ancora più feroci. Sonja, una giovane studentessa di medicina, è incerta quando riconosce sotto l’uniforme da ufficiale delle SS Ludek, un compagno d’infanzia con cui sciava da bambina. Ma ora ha troppo bisogno dell’aiuto di quell’amico influente per esitare: il suo ragazzo, Valentin, è in arresto da mesi, accusato di cospirazione, e nelle carceri del Reich finire in un lager o alla fucilazione è questione di un colpo di penna. Ludek, che ha cambiato il suo nome in Ludwig ed è un fervente nazista, accetta di aiutarla, tuttavia una richiesta così delicata esige un compenso adeguato. Valentin viene liberato e, portando nel cuore il dubbio atroce che Sonja possa aver sacrificato se stessa per lui, prende la via dei monti per unirsi ai partigiani. Valentin, Sonja e Ludwig si ritroveranno lungo i sentieri tortuosi di una guerra fratricida nel centro dell’Europa, raccontata in una prospettiva inedita e a noi molto, troppo, vicina. Drago Jančar torna con un impetuoso romanzo di passioni attraversato da una rivalità fortissima e da un amore che non è disposto ad arrendersi.

 

La mia opinione.

 

E l’amore anche ha bisogno di riposo è un romanzo interessante, completo e ben scritto.

Ho usato volutamente il termine completo perché Drago Jančar è stato davvero bravo a fornirci uno scenario esaustivo dei pensieri, i metodi usati, le problematiche affrontate di entrambi gli schieramenti, parlandoci sia dei nazisti come Ludek che dei partigiani come Velentin.

Entriamo così nella testa di una SS e ci scontrano con la sua cieca credenza nella superiorità tedesca, conosciamo il pensiero della minoranza tedesca in Slovenia dopo il 1918, entriamo nelle prigioni dove i detenuti vengono torturati e poi o fucilati o inviati nei lager. Scopriamo come i prigionieri vengono arrestati, i documenti che decidono il destino di tante persone compilati e che spesso il problema per i carnefici sono i chiodi per chiudere le bare dei condannati a morte. Ci viene spiegato anche il famigerato metodo di valutazione delle razze, tanto caro ai nazisti.

E l’amore anche ha bisogno di riposo ci porta anche tra i partigiani, per farci comprendere la loro quotidianità, i loro pensieri e il modo in cui la loro lotta si concretizza.

Drago Jančar ha fatto un ottimo lavoro di ricostruzione storica, regalandoci uno spaccato della vita quotidiana in una città jugoslava occupata dai nazisti.

Ho trascorso due anni a scrivere una tesi sulle Testimonianze delle vittime del Gulag,  quindi ho letto brani ricchi di violenza e di situazioni simili a quelle narrate da Draco Jančar; per questo posso affermare che l’autore è stato delicato nel narrarci situazioni di una brutalità inaudita.

In E l’amore anche ha bisogno di riposo ci viene mostrato anche l’orrore dei lager del Nord.

Mi sono emozionata pensando a un padre che nasconde alla propria figlia la triste realtà della città occupata, rendendola però più ingenua e incapace di ragionare con quell’astuzia che forse si sarebbe rivelata necessaria a salvarla da una mondo brutale che avrebbe distrutto una ragazza bella e piena di vita.

Jančar è stato  bravo a mostrare una vita prima della guerra,  dove gli innamorati potevano andare al cinema, sognare la propria carriera individuale e un futuro familiare insieme. Poi il conflitto si avvicina sempre più alla giovane coppia mostrando loro una realtà sempre più tragica e spaventosa. La poesia che si tinge di incubi.

Assegno a E l’amore anche ha bisogno di riposo 6 stelle su 6. Consigliatissimo e indimenticabile. 

 

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