Oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Jessica F, intitolato La Scintilla di Iside , il primo volume della serie Horus. Ringrazio Sara Fusa per avermi permesso di partecipare e Jessica F per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Nonostante le tante paure e insicurezze, Olivia Green è al settimo cielo quando il suo fidanzato Ethan, di oltre vent’anni più vecchio di lei, le annuncia che sarà la sua assistente in una spedizione archeologica a Luxor, ma non sa che durante il suo soggiorno nella terra dei Faraoni, la sua esistenza cambierà per sempre.
Sarà Jackson, l’enigmatico ed egocentrico direttore degli scavi, l’artefice di questo cambiamento e, ben presto, Olivia capirà quanto le apparenze possano ingannare e quanto Jackson stesso sia diverso da ciò che sembra. Assieme a lui, vivrà l’esperienza più incredibile e indimenticabile della sua vita, tra miti, leggende e luoghi simbolo dell’Antico Egitto.
Ho scelto di recensire questo romanzo perché la trama mi aveva incantato e quindi avevo delle grandissime aspettative, che non sono state affatto deluse, ma superate. L’ho letteralmente divorato in una serata, rinunciando ad ore di sonno, pur di giungere al finale, che è aperto, visto che siamo davanti al primo volume di una trilogia. Non vedo l’ora di leggere il seguito de La Scintilla di Iside. Ho apprezzato lo stile scorrevole, chiaro e allo stesso tempo accattivante utilizzato da Jessica F. La nostra Olivia lavora come guida turistica al British Museum ed è specializzata nell’arte e nella cultura egizia. Il suo fidanzato, il professore che l’ha seguita durante la tesi, la conduce con sé agli scavi archeologici, che si stanno svolgendo a Luxor, dove incontrerà Jackson, il funzionario del ministero egiziano, che seguirà i lavori.
Jackson cerca la Scintilla di Iside ed Olivia sarà l’unica in grado di aiutarlo a trovarla. Di più non posso dirvi, perché non voglio rovinarvi le innumerevoli sorprese che si trovano all’interno delle pagine di questo meraviglioso romanzo. Gli attacchi di panico di Olivia, i suoi sogni, i continui riferimenti alla mitologia egizia, il mistero legato alla vera identità di Jackson, i pericoli che si celano all’interno del gruppo di archeologi, che segue gli scavi: questi sono gli elementi che più mi hanno incuriosita. Il libro di Jessica F mi ha ricordato in parte i capolavori di Wilbur Smith e i romanzi della Kenyon che appartengono alla serie Dark Hunters.
Nell’attesa di leggere il secondo volume, assegno a questo 6 stelle. Consigliatissimo.