La giara delle imperfezioni di Erika Vanzin: Review Tour

 

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Oggi il blog partecipa al Review Tour dedicato a un meraviglioso romanzo di Erika Vanzin, intitolato La giara delle imperfezioni. Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio del suo libro e ne approfitto per augurarle buon compleanno.

 

Trama

 

Daisy è cresciuta in un paesino del sud degli Stati Uniti, ha una storia famigliare alle spalle che le ha reso la vita difficile. Le è sempre stato detto di essere imperfetta, inadeguata, una che non riuscirà mai a fare niente nella vita, e lei ha cominciato a crederci.
Scott è cresciuto nei salotti ricchi dell’Upper East Side di Manhattan. Un’intelligenza fuori dal comune, l’ha portato fin da piccolo a essere considerato perfetto, costringendolo a bruciare diverse tappe e crescere in fretta.
Daisy è imperfetta, Scott è perfetto, non hanno niente in comune se non il fatto di ritrovarsi, a un certo punto della loro vita, a condividere l’ansa di un fiume in un paese sperduto nel sud degli Stati Uniti. Perfezione e imperfezione si incontrano facendo diventare sempre meno evidente quella linea sottile che rende le loro esistenze profondamente diverse.
“La Giara delle Imperfezioni” racconta la storia di due anime malinconiche che si incontrano e si fondono andando a mescolare le loro differenze fino a non distinguerle più. È una storia che parla ribellione verso quelle etichette che vengono attribuite alle persone, facendole diventare ciò che la società ha deciso al posto loro.

La mia recensione. 

 

La giara delle imperfezioni è un capolavoro, che conquista e fa riflettere. Erika Vanzin ha scritto una storia che dona grandi insegnamenti. Purtroppo spesso la società in cui viviamo ci racchiude in categorie e ci impone degli standard e tutti coloro che non riescono ad essere ricondotti a queste caselle prestabilite e omologanti, diventano il bersaglio dell’odio, della violenza e della maldicenza del prossimo. Questo è quello che accade a Daisy e Josh.
La nostra protagonista è figlia di una ragazza madre e questo la rende agli occhi di tutti una prostituta e una poco di buono, in base a dei pregiudizi duri a morire. Quindi per lei anche una semplice visita al supermercato diventa un incubo, visto che i suoi concittadini, parenti compresi, le riservano insulti terribili e umilianti. Inoltre Daisy è bisessuale e la sua prima relazione con una ragazza, negli anni del liceo, ha reso la sua vita un incubo, a causa degli abitanti del paese.
Josh è il migliore amico di Daisy ed è gay e afroamericano e questa combinazione è letale e pericolosa, se si vive in un piccolo paesino dell’Alabama, uno degli stati più integralisti degli Stati Uniti. I compagni di classe hanno iniziato a prenderlo in giro sin dalla prima elementare, quando aveva ammesso di giocare con le bambole e da allora è stata solo Daisy ad offrirgli la sua amicizia. È proprio contro Josh che si sono accaniti i cinque bulli del paese, figli degli uomini più influenti della città, che non si limitano ad insultarlo, ma che lo massacrano di botte , mettendo in pericolo la sua stessa vita. Quanta rabbia ho provato, mentre leggevo la sua storia. Quanta indignazione. Soprattutto  perché, come spesso accade, anche fuori dalle pagine di questo volume, gli abitanti di questa cittadina retrograda e bigotta, si schierano a favore dei bulli, considerando Josh colpevole. E per essere picchiato a sangue bastava così poco: era sufficiente rivolgere la parola ad un altro uomo, perché agli occhi dei concittadini di Josh e Daisy, l’omosessualità è una malattia contagiosa… Quanta ignoranza e quanta crudeltà.
La giara delle imperfezioni è un barattolo, uno di quelli che si usano per le marmellate, che Daisy, su suggerimento della zia, riempie con tutti i difetti che gli altri abitanti del paese le attribuiscono. La ragazza crede che quelle caratteristiche che la rendono unica e che sono dei pregi, siamo imperfezioni e difetti da correggere. L’arrivo di Scott le farà comprendere che proprio quelle caratteristiche, che lei crede siano imperfezioni, sono i suoi punti di forza e i suoi pregi maggiori.
Scott ci dimostra quanto ci si lasci guidare dai pregiudizi, in base ai quali inseriamo delle persone nelle varie categorie.
Il nuovo arrivato appartiene a una delle famiglie più ricche di New York, a 17 anni aveva già due lauree ed è un professore, ma visto che è un motociclista, con i capelli lunghi e la barba incolta, viene inserito nella categoria ” ex galeotto”, dagli abitanti del paese.
Mentre leggevo La giara delle imperfezioni, ho sofferto molto notando come a Daisy avessero strappato il suo sogno più grande, facendole credere che le ragazze come lei non ne avessero diritto. Ho tifato  davvero molto per la protagonista e per i suoi desideri.
La storia d’amore tra Scott e Daisy è incantevole, lo stile dell’autrice è scorrevole. Le avventure dei protagonisti sono narrate attraverso i POV  alternati di Scott e Daisy, tranne alcuni flashback legati al passato di Josh e della sua migliore amica, che sono narrati in terza persona. L’amicizia tra Josh e Daisy vi conquisterà.
Non si possono inserire le persone in categorie, perché all’interno di queste stesse caselle ci sono altre mille sfumature. Siamo tutti diversi ed è proprio questo che ci rende unici. Ciò che ci distingue è un pregio.
Un libro consigliatissimo a cui do 6 stelle su 6.

La giara delle imperfezioni - calendario

 

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