La bambina venuta dalla foresta di Glendy Vanderah – Recensione: Review Party

La bambina venuta dalla foresta - banner

Oggi il blog partecipa al Review Party de La bambina venuta dalla foresta, il nuovo romanzo di Glendy Vanderah, edito dalla Newton Compton. Ringrazio la CE per la copia digitale in omaggio.

La bambina venuta dalla foresta - cover

Con il cuore infranto per la perdita di sua madre, Joanna Teale decide di tornare a dedicarsi alla sua passione e riprendere in mano la ricerca universitaria sugli uccelli che nidificano nelle foreste dell’Illinois. Vuole dimostrare a sé stessa che le difficoltà non possono fermarla, e così si getta nell’impresa con abnegazione. La sua solitudine viene però interrotta dall’apparizione di una misteriosa bambina, che si presenta alla sua porta a piedi nudi e coperta di lividi. La piccola dice di chiamarsi Orsa, e sostiene di essere stata mandata dalle stelle per assistere a cinque miracoli. Preoccupata per la bambina, Jo accetta – seppure con riluttanza – l’idea di trattenerla con sé, almeno fino a quando non saprà di più sul suo passato. Ma Jo non può farcela da sola, e così chiede l’aiuto del vicino, Gabriel Nash, per risolvere il mistero della bambina delle stelle. Più tempo trascorrono insieme, infatti, e più domande assillano Jo: come fa una ragazzina così piccola non solo a leggere ma anche a capire Shakespeare? Perché in sua presenza continuano a succedere cose straordinarie? Chi è davvero Orsa? Anche se Jo e Gabriel sentono di essersi affezionati a quella bambina, sanno bene che ci sono decisioni difficili che li attendono. E con l’arrivo dell’estate, si avvicina anche il quinto miracolo… Quando un pericoloso segreto del passato si abbatterà su di loro, le stelle saranno in grado di proteggerli?

La mia opinione

Glendy Vanderah ci regala un romanzo intenso ed indimenticabile, che non può lasciare indifferenti e che cattura il lettore, spingendolo a macinare pagina dopo pagina.
Il punto di forza de La bambina venuta  dalla foresta sono i personaggi principali: Orsa, Jo e Gab, che sono stati delineati dall’autrice alla perfezione. Jo ha vissuto dei momenti terribili e ha preso delle decisioni laceranti, che l’hanno segnata nel corpo e nello spirito, lasciandole delle cicatrici terribili, ma non si è mai arresa e ha tentato di rialzarsi, evitando la compassione degli altri, dedicandosi ai propri studi e cercando di rimettersi in carreggiata. Orsa sarà per lei l’occasione per lasciarsi andare di nuovo e aprirsi al mondo, abbandonando anche la razionalità e assumendosi dei rischi e delle responsabilità, che altri avrebbero evitato. Anche Gab è un personaggio carismatico, il cui animo è lacerato da una rivelazione legata alle proprie origini familiari. Questo giovane uomo che vende le uova e adora Shakespeare ci spinge a interrogarci su come anche la depressione sia a tutti gli effetti una patologia e quali siano le sue ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. Anche Gab avrà la forza di superare tutti gli ostacoli che incontrerà nel suo cammino e si aprirà agli altri?
Poi c’è Orsa, la bambina, che colpisce per la sua intelligenza, per la sua dolcezza e per la grande capacità di comprendere le situazioni anche prima degli adulti. Senza di lei le esistenze di Jo e di Gab sarebbero rimaste immerse nell’oscurità, ma grazie a lei l’amore ha bussato alle loro porte.
La vicenda de La bambina venuta dalla foresta è in terza persona, ma il lettore riesce a entrare in empatia con i personaggi, soprattutto con Jo, che è colei su cui la Vanderah si è soffermata di più, per farci entrare nella sua testa e scoprire i suoi sentimenti più intimi. L’esperienza di lettura si rivela scorrevole e decisamente piacevole. Lo stile dell’autrice è molto curato, ma allo stesso tempo semplice.
Assegno a La bambina venuta dalla foresta 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

Precedente L'inferno nei suoi occhi di Eileen Ross - Recensione: Review Party Successivo Appartieni ancora a me di Lia Carnevale - Recensione: Review Party

Lascia un commento