Il piccolo negozio del lieto fine di Ali McNamara – Recensione: Review Party

Il piccolo negozio del lieto fine - banenr

Oggi il blog partecipa al Review Party de Il piccolo negozio del lieto fine, il nuovo romanzo della bravissima Ali McNamara. Ringrazio la Newton Compton per la copia digitale in omaggio.

Il piccolo negozio del lieto fine - cover

Kate è al settimo cielo. Tutti i suoi sogni sembrano essersi avverati da quando ha aperto un piccolo negozio di artigianato nell’idilliaca città portuale di St Felix. Arroccata sulle scogliere della Cornovaglia, St Felix è il paradiso in terra. Un giorno, proprio mentre si trova nel suo adorato negozio, Kate fa una scoperta sorprendente: una storia d’amore risalente a decenni prima, raccontata attraverso bellissimi dipinti e intricati ricami. Jack, il proprietario del vicino negozio d’arte, si offre di aiutarla a far luce sul mistero legato a quell’amore. Nel corso delle loro ricerche, però, Jake e Kate si rendono conto che le loro vite hanno alcune inquietanti somiglianze con quelle di Clara e Arty, i due amanti vissuti negli anni Cinquanta… Potrebbero essere forse loro a rimediare a un torto vecchio di decenni? Trovando anche il lieto fine lungo il cammino?

La mia opinione

Ali McNamara è un’autrice davvero eccezionale, in grado di parlare al cuore del lettore, coinvolgendolo nelle emozionanti storie dei personaggi creati dalla sua penna.
Con Il piccolo negozio del lieto fine torniamo a St Felix e ritroviamo anche alcuni volti noti, che abbiamo incontrato nelle precedenti opere dell’autrice.
Il piccolo negozio del lieto fine è un romanzo magico perché è proprio una sorta di magia a unire i destini di Kate e di Jack tra di loro e con quelli di altri personaggi vissuti negli anni ‘50. Questa componente magica che ha lo scopo di aiutare i protagonisti a trovare la felicità non disturba il lettore e nemmeno i personaggi stessi, che sono ben disposti a sospendere la propria incredulità e a lasciarsi trascinare in una storia ricca di emozioni.
Nonostante l’aura magica, Il piccolo negozio del lieto fine è un romanzo realista perché i personaggi principali sono persone come noi lettori, alle prese con le gioie e le difficoltà che la vita mette sul loro cammino.
Tante sono le tematiche trattate da questo piccolo capolavoro di Ali McNamara: si parla di invalidità e dei traumi fisici e psicologici che accompagnano i reduci di guerra e in generale i soldati; si analizzano le relazioni tossiche che possono rendere la vita delle donne un vero e proprio inferno e infine ci vengono mostrati alcuni dei protagonisti scontrarsi contro l’omofobia radicata in altri personaggi.
Insomma se alcuni elementi de Il piccolo negozio del lieto fine ci costringono a sospendere la nostra incredulità, altri ci spingono ad analizzare la società che ci circonda e alcune delle sue piaghe, come lo stalking e l’omofobia.
Inoltre Ali McNamara ha il coraggio di mostrarci un protagonista maschile straordinario sotto ogni punto di vista, anche andando oltre gli stereotipi di solito scelti per i romance.
Anche Kate è un personaggio che riesce a catturare l’attenzione di chi legge perché è una donna forte, coraggiosa e senza tanti peli sulla lingua che ha saputo lottare per la sua indipendenza.
Ho trovato particolarmente interessanti tutte le ricerche relative ad alcune opere d’arte, svolte dai due protagonisti.
La storia d’amore di Kate e Jack vi farà battere forte perché la sua semplicità non ne annulla la potenza.
La narrazione è in prima persona, attraverso il Pov di Kate, ma sono presenti anche frammenti della storia di Clara e Arty, che sono stati narrati in terza.
In un certo senso con Il piccolo negozio del lieto fine, Ali McNamara ci offre due storie al prezzo di una e lo fa con il suo stile accattivante, curato e scorrevole.
6 stelle su 6. Consigliatissimo.

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