Fuorilegge di Anna North: Blogtour – Tappa recensione

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Con la mia recensione di Fuorilegge di Anna North si conclude il blogtour dedicato a questo straordinario romanzo. Ringrazio la casa editrice Astoria per la copia in omaggio. 

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Nel giorno delle sue nozze, la vita della giovane levatrice Ada sembra girare per il verso giusto: un marito che ama, un lavoro che l’appassiona, il rispetto di tutti. Ma dopo un anno di matrimonio non benedetto da alcuna gravidanza, in una cittadina in cui le donne sterili vengono impiccate con l’accusa di stregoneria, deve lasciarsi tutto alle spalle se vuole sopravvivere. Costretta a fuggire, si unisce a una banda di rinnegati guidata dal carismatico Kid, che vuole creare una società in cui non esistano più differenze di genere e che, per sovvenzionare il suo piano, compie furti e rapine. Ada diventa una fuorilegge e parte di un gruppo i cui membri non sempre sono ciò che sembrano. Sarà pronta a rischiare il tutto per tutto per realizzare il sogno di un mondo in cui tutti abbiano gli stessi diritti? Il mito del West incontra il femminismo in un’avventura rocambolesca e spassosa (best seller negli Stati Uniti nel 2021, presto una serie tv) che coinvolge il lettore in un susseguirsi di colpi di scena. E la fluidità di genere capovolge un genere classico.

 

La mia opinione 

 

Anna North ci dona un gioiellino che spinge alla riflessione. La storia di Ada, infatti, riesce a farci riflettere sulla condizione femminile non solo nel passato, ma anche ai nostri giorni. Le donne spesso sono considerate solo come degli involucri o delle madri. Per realizzarsi pienamente devono partorire dei figli e sperimentare la maternità.  Nella società descritta in Fuorilegge, sono sempre le donne ad avere la colpa della sterilità e a pagarne un prezzo altissimo. E non solo loro, perché nel mondo delineato dalla North anche l’omosessualità e l’appartenenza ad etnie diverse viene vista negativamente. I neri e gli omosessuali insieme alle donne sono le categorie discriminate, le vittime di una violenza cieca e brutale. Questo, purtroppo, non avviene solo nell’universo post apocalittico descritto in Fuorilegge, ma anche nella nostra realtà quotidiana, dove la violenza assume forme diverse, ma resta sempre tale. 

La North mi ha ricordato le lezioni che ho seguito durante gli anni dell’università. Ho pensato alla figura delle levatrice, di quella donna che spesso veniva accusata di stregoneria perché ricca di conoscenze sul corpo umano, sulle malattie e sulle erbe e i medicamenti, in epoche in cui le persone credevano nella superstizione. La lettura di Fuorilegge mi ha ricordato anche i testi di Ernesto De Martino e in particolare Sud e Magia. Nelle società più povere, quelle maggiormente colpite dalla mortalità (soprattutto infantile) e dalle epidemie e malattie si tendeva  a credere alla stregoneria e al malocchio. Le persone, infatti, avevano bisogno di avere delle spiegazioni e qualcuno da incolpare davanti a tragedie come la morte di un bambino o la sterilità. 

Grazie al personaggio di Ada, una donna forte e coraggiosa, viviamo delle  avventure uniche  e incontriamo personaggi femminili  indimenticabili. Il West di questa società post apocalittica è descritto alla perfezione. La narrazione è in prima persona. Lo stile di Anna North è elegante e scorrevole e la la lettura è piacevole. 

Assegno a Fuorilegge 6 stelle su 6.

 

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