Flow di Kennedy Ryan: Rediscovery Party

 

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Oggi il blog partecipa al Rediscovery Party del romanzo di  Flow, il romanzo prequel di Grip e Still, scritto da Kennedy Ryan e pubblicato dalla Hope edizioni, che ringrazio per la copia omaggio.

Flow - cover

 

Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.

Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.

Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?

FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.

 

La mia opinione 

Kennedy Ryan si conferma una scrittrice in grado di incantare il lettore con storie profonde e indimenticabili. Flow è un prequel che accresce l’interesse di chi legge, facendogli desiderare di tuffarsi immediatamente tra le pagine dei volumi successivi. Lo stile dell’autrice è accattivante e sono presenti parecchi punti, che aumentano  le aspettative nei confronti di Grip e Still. La narrazione si snoda attraverso il POV alternato di Grip e Bristol, i nostri protagonisti, che si incontrano a Los Angeles, trascorrono poco più di una settimana insieme, ma instaurano un rapporto talmente profondo da essere destinato a influire sulle loro vite anche negli anni successivi.  Ho capito subito che la relazione di Grip e Bristol non era solamente una semplice attrazione fisica, oppure pura chimica o un semplice colpo di fulmine. I due protagonisti erano in grado, pur nella loro diversità, di comunicare, di dar vita a scambi di opinioni e confronti intelligenti. I dialoghi di Bristol e Grip ci mostrano come spesso il razzismo si nutra di pregiudizi, come sia possibile per le vittime di discriminazioni razziali impadronirsi dei termini utilizzati per rinchiuderli in uno stereotipo negativo, per riutilizzarli in maniera tale da far acquisire loro nuovi significati  e ribellarsi così discriminazione insita in quelle parole. Grip inoltre, grazie ai suoi racconti, ci mostra come sia difficile la vita per i neri americani, in quartieri  pericolosi, non solo per la violenza e la criminalità, ma anche per  il razzismo crudele dei poliziotti.

In Flow ho trovato molto interessante anche il rapporto tra Bristol e il suo gemello, Rhyson, che spero verrà sviluppato anche nei prossimi volumi. Due fratelli separati dai piani terribili che i genitori avevano per uno di loro. Due fratelli che devono imparare a conoscersi, che si sono nutriti di fraintendimenti , che hanno commesso errori l’uno nei confronti dell’altro, ma che infondo si vogliono davvero bene. Se da un lato Grip ha una madre che lo adora, che sa dargli dei consigli, che sembra disposta a tutto per aiutare davvero il figlio, Rhyson è stato solamente sfruttato dai genitori, che hanno utilizzato il suo talento per la musica  per arricchirsi. La storia del gemello della protagonista di Flow ci fa riflettere sulla sorte di molti giovani geni della musica o di altri ambiti, che rischiano di venire sfruttati e di perdere la possibilità di vivere la loro infanzia.

Oltre a Rhyson ho trovato particolarmente interessanti anche altri personaggi secondari, tra cui spicca Jimmi, una ragazza che sembra destinata a diventare una grande amica per la protagonista, ma che inizialmente è stata giudicata da Bristol sulla base di pregiudizi carichi di sessismo, che presto però cadranno, perché questo romanzo  ci insegna a combatterli.

La Ryan in Flow ha saputo creare due opposti  che si incastrano perfettamente: Grip è un affascinante artista nero, ancora emergente, che si mantiene svolgendo mille lavori e vive in un appartamento trasandato. Bristol invece è  una ragazza bianca, ricca, che studia per diventare una manager in campo musicale e che sogna di lasciare New York per raggiungere Los Angeles e suo fratello. Abbiamo due opposti che si attraggono e non solo fisicamente.

Spero che nel secondo volume faremo anche la conoscenza anche di Grady, lo zio di Bristol e Rhyson. Il romanzo si conclude con un colpo di scena che vi lascerà con la bocca aperta.

Flow è un prequel da non perdere. 6 stelle su 6. Consigliatissimo. 

 

 

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4 commenti su “Flow di Kennedy Ryan: Rediscovery Party

  1. Di certo questa è un’autrice che sa scrivere, si vede che anche questa storia ti è piaciuta e ne sono contenta, dimostra che lei si conferma brava in tutto quello che fa

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