Cime Tempestose di Emily Bronte – I capolavori delle impareggiabili penne sororali: Review Party

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Oggi partecipo al Review Party de I capolavori delle impareggiabili penne sororali, parlandovi di Cime Tempestose di Emily Bronte. Si tratta di una pregiata edizione dedicata alle tre sorelle Bronte e contenente tre Capolavori: Jane Eyre, Agnes Grey e Cime Tempestose. 

Cime Tempestose - cover

Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.

 

La mia opinione. 

 

La Mondadori ci offre un volume pregiato con le tre opere più famose delle sorelle Bronte. 

Io vi parlerò di Cime Tempestose (Wuthering Heights) , il romanzo di Emily Bronte, pubblicato nel 1847.

Se vi aspettate un romanzo romantico come Orgoglio e Pregiudizio o Ragione e Sentimento resterete delusi. Cime Tempestose, infatti, è ricco di elementi appartenenti al genere gotico. Uno di questi è l’amore folle, ossessivo e tossico che unisce i due protagonisti, Heathcliff e Catherine Earnshaw. I due si amano in maniera passionale e forte ma così facendo, distruggono la propria vita e quella delle persone che sono loro accanto. Heathcliff è la personificazione del perfetto personaggio del romanzo gotico: viene spesso associato al demonio, ha una natura  vendicativa ed è totalmente preda delle passioni. Inoltre le sue stesse origini sono un mistero. Il protagonista diventa la vera incarnazione del male mentre la morte, anche grazie a tutti i riferimenti alle tombe e ai cadaveri dei due personaggi principali, è molto presente. Con Cime Tempestose, Emily Bronte non ha alcuna intenzione di donarci dei personaggi simpatici con cui empatizzare. La stessa Catherine Hearnshow è, infatti, una ragazza piuttosto capricciosa, volubile e a tratti crudele. È legato al suo personaggio un ulteriore elemento riconducibile al genere gotico : la presenza di fantasmi. Il suo fantasma di bambina farà capolino nella tenuta di Cime a tempestose e già prima di morire, di lei si parlerà come di una creatura ormai spettrale. 

Al centro della trama di Cime Tempestose, non vi è solo un amore totalizzante e nocivo, ma anche  la vendetta, quella che Heathcliff porterà avanti senza pietà, in mondo maligno ed oscuro, finendo per coinvolgere perfino i discendenti dei protagonisti. Hareton Earnshaw e Cathy Linton, però, sapranno evitare alla fine gli errori di coloro che li hanno preceduti: lei, dotata di un animo più gentile della madre, sarà in grado di abbandonare il proprio lato snob e classista, mentre lui crescerà, nonostante le privazioni e il tentativi di Heathcliff di renderlo bruto ed animalesco, con un carattere nobile e gentile. Ammetto di aver preferito la storia di Hareton e Cathy a quella di Heathcliff e Catherine e che il giovane Earnshaw è uno dei miei personaggi preferiti. 

Merita una particolare menzione anche Edgar Linton, che finirà per sposare Catherine. La sua natura è opposta a quella di Heathcliff, perché è un uomo mite, dolce e calmo. L’esatto contrario di quella del  ragazzo condotto a Cime Tempestose dal signor Earnshaw anni prima. 

In questo romanzo Emily Bronte mette in risalto anche la rilevanza data all’epoca alle differenze sociali: Catherine ama Heathcliff profondamente, ma dopo aver scoperto lo stile di vita dei Linton, considera degradante sposare uno zotico e poco elegante trovatello e preferisce accettare la proposta di matrimonio di Edgar. 

Anche la tenuta di Cime Tempestose rientra pienamente nelle ambientazioni gotiche. Si tratta di una cascina cupa e spettrale e in preda alle intemperie. 

La storia ci viene raccontata in prima persona e attraverso l’utilizzo di due narratori:  il signor Lockwood e la domestica Nelly Dean. Siamo nel 1801 – 1802 ma Nelly ci racconta gli eventi accaduti molti anni prima e per lo più legati all’infanzia di Catherine e Heathcliff e alla nascita del loro amore. 

La penna di Emily Bronte ci dona un romanzo indimenticabile a cui assegno 6 stelle su 6.

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