Senza nome di Viola Raffei – Recensione: Review Tour

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Oggi il blog partecipa al Review Tour di Senza nome, il nuovo romanzo di Viola Raffei.

Ringrazio la ODE edizioni per la Copia digitale in omaggio.

 

Senza nome  - cover

C’è stato un momento in cui ho temuto che forse non mi sarei potuta innamorare della sua parte più sfrontata, in fondo io ho conosciuto Alex per prima, ed è per lui che ho perso la testa. Poi, una volta conosciuto anche il suo alter ego, ho capito che lo amo e basta.

 

 

 

Anna ama il suo lavoro di infermiera e adora prendersi cura del prossimo. Proprio questa sua indole altruista la porta a incontrare un uomo che ha perso tutto e che vive per strada, un senzatetto.

 

Fra loro nasce un sentimento che verrà sconvolto quando la vita precedente di lui tornerà a reclamarlo con prepotenza.

 

Di chi ti puoi fidare quando non sai nemmeno chi sei?

 

 

 

 

La mia opinione

 

 

Viola Raffei ci propone una storia piuttosto interessante. Raramente il protagonista di un romance è un senza fissa dimora. Inoltre segue questo personaggio nel viaggio alla ricerca del suo passato, spingendolo a fare i conti anche con un cambiamento di personalità piuttosto spiccato.

 

Il tutto senza cancellare il Covid, e senza catapultare il lettore in una realtà parallela dove il virus non esiste.

 

In questo contesto, però,  mi sento di fare una critica all’autrice. Se stiamo parlando del personale medico, che tanto fa e ha fatto per combattere questa battaglia contro il virus e che si fa in quattro per aiutare tutti noi, far passare i colleghi di Anna come del personale sanitario che discrimina i pazienti senza fissa dimora, lasciandoli morire e soffrire e con il solo scopo  di esaltare le doti umane di Anna e renderla la unica salvatrice di Alex, mi è sembrato eccessivo.

 

Anche le ottime idee iniziali, a mio avviso, non sono state sfruttate al massimo. Avrei , per esempio, utilizzato con più frequenza lo Show don’t tell,  per immergere il lettore totalmente nella storia e rendere più coinvolgente la narrazione.

 

Avrei anche sviluppato alcuni temi, reso meno pesanti i dialoghi, suddividendo il loro contenuto in più  scene, che avrebbero approfondito situazioni e personaggi. Ammetto che durante la lettura di Senza nome, ho faticato a entrare in sintonia con i personaggi.

 

Devo dire che la rivelazione finale mi ha piacevolmente colpito.

 

Nonostante la presenza di qualche ripetizione, lo stile dell’autrice risulta curato.

 

Assegno a Senza nome 3 stelle su 5.

 

4 su 6.

 

 

 

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