Miracle in december di Mariarosaria Guarino: Recensione

Oggi vi parlo di Miracle in december,  la novella natalizia di Mariarosaria Guarino,  perfetta per coloro che adorano i drama coreani e sono anche fan di Orgoglio e Pregiudizio.
Miracle in december - cover

Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio.

 

Scheda Libro

 

Titolo: Miracle in december

Genere: Novella romantica natalizia

Autore: Mariarosaria Guarino

Editore: Self Publishing

Data pubblicazione: 13/11//2021

 

Trama

 

Se non credi nella magia a Natale, quando puoi crederci?

Lizzie Bennet ha un’anima romantica e un nome ingombrante che le ha sempre creato qualche problema. Eppure per una volta le cose sembrano girare per il verso giusto: come puoi non considerarti fortunata se hai vinto un viaggio di quattro giorni all inclusive per la Corea? E se a quel viaggio aggiungiamo un biglietto con pass Vip per conoscere la tua band preferita, puoi certamente affermare che le cose stiano andando alla grande.

Lizzie però non considera il fatto che è una calamita per i guai e gli imprevisti e, appena sbarcata in Corea, un ladro le ruba la borsa con i documenti e i biglietti del concerto.

Sola, disperata e senza un posto dove andare in un paese straniero di cui non conosce la lingua, se non due o tre parole. Sembrerebbe che le cose si stiano mettendo male, ma un incontro, o meglio uno scontro, cambierà di nuovo la sua prospettiva.

Kim Hae-In è bellissimo, gentile e intenzionato ad aiutarla. Dove sarà la fregatura? Perché deve esserci la fregatura, Lizzie non può credere in nessun modo che questa specie di miracolo stia capitando a lei. Ma se invece stesse accadendo?

Era destino che volasse fino in Corea per trovare il suo Mr. Darcy? 

 

Nota bene: Si tratta di un racconto natalizio.

 

La mia opinione.

 

Miracle in December è una novella natalizia meravigliosa e romantica. Se siete dei fan non solo dei drama coreani, ma anche di Orgoglio e Pregiudizio, questa è la storia che fa per voi.

Lizzie è un personaggio dolcissimo, che la Guarino ha saputo descrivere alla perfezione. Lei, così piena di incertezze e incapace di gettarsi verso l’ignoto,  grazie alla sua migliore amica, compie quel viaggio che tutte noi amanti della Corea del Sud vorremmo intraprendere. Finisce, però, per sperimentare delle esperienze che nessuno di noi all’estero, vorrebbe mai provare sulla propria pelle. Questa è l’occasione che consente  alla Guarino di introdurre il protagonista maschile, colui che permetterà al miracolo a  cui si riferisce il titolo di avverarsi.

Sto parlando di Kim Hae – In, che è apparso in Miracle in December come un vero principe azzurro. Non lo contraddistingue solo la bellezza, ma anche la nobiltà dei suoi gesti. Personalmente sono rimasta stregata dalla sua gentilezza, dalla generosità dimostrata e dal suo spirito di accoglienza, che per me sono i veri valori che dovrebbero caratterizzare il periodo natalizio.  

Mi sono chiesta se al posto di Lizzie sarei stata in grado di fidarmi di lui, di uno sconosciuto. La fiducia reciproca tra i due protagonisti è un valore aggiunto, visto che tutte le relazioni, dell’amicizia all’amore,  si basano sulla capacità di fidarsi delle persone a cui siamo legati, cercando di renderle felici con dei piccoli grandi gesti. 

Miracle in december è una storia dolce, che vi permetterà di sognare tra le pagine di un libro, sotto le calde luci di un grande albero di natale. La storia di Lizzie e di Hae-In è breve (vi ricordo che si tratta di una novella), ma intensa. Lo stile della Guarino incanta e coccola chi legge, trasportandolo tra le strade innevate di Seoul. 

Assegno a Miracle in December 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

 

«Elisabeth Bennet». La guardai senza rispondere, un po’confuso. «Se non vuoi dirmi il tuo vero nome non insisterò, ma posso garantirti che non sono un tipo strano». Lo sguardo, un attimo prima perso, divenne improvvisamente attento. «Mi chiamo così, perché dovrei mentirti?» «Ti chiami Elisabeth Bennet? Come…» «La protagonista di un libro, sì». «Daebak!7» Mi guardò con i suoi bellissimi occhi, a causa dei quali l’avevo scambiata per un essere soprannaturale, e le sfuggì un sorriso. «Un’amica mi aveva detto che avrei fatto bene a trovarmi uno pseudonimo quando fosse giunto il momento di presentarmi a qualcuno e forse avrei fatto bene a darle ascolto. Ero certa che nessuno, qui, avrebbe associato il mio nome a quello nel romanzo della Austen, ma a quanto pare mi sbagliavo». «La tua teoria non è errata, ma non può essere applicata a tutta la nazione e io sono l’eccezione che lo conferma. È uno dei miei libri preferiti e ho guardato ognuna delle versioni cinematografiche prodotte». «Ognuna? Devi esserne ossessionato…»

 

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