Storytelling Chronicles #4: Benvenuta a casa di Silvia Bucchi

Cover di Tania

Torno anche questo mese con un mio racconto per la rubrica Storytelling Chronicles, ideata da Lara de La nicchia letteraria. Grazie Lara per avermi permesso di partecipare. Il tema del mese prevedeva un elaborato con l’utilizzo della prima persona e ho pensato di far tornare in scena Choi Hyo Jun e Han So Ra, che abbiamo già conosciuto. Ora vi chiedo di fare un passo indietro nella linea temporale: la nonna di So Ra è appena morta e Hyo Jun è pronto ad accoglierla nella sua casa. Quali sono i reali sentimenti che il giovane prova per la sua amica? Ritroviamo anche la bulla Gang Seon A. Perché la ragazza odia così tanto la nostra protagonista?

Titolo: Benvenuta a casa

Autrice : Silvia Bucchi

Storytelling Chronicles #4

Tema: racconto narrato in prima persona

POV Choi Hyo Jun

 

Qual è il modo migliore per consolare una ragazza così giovane, che ha perso la persona che più amava al mondo? Questo interrogativo non riesce ad abbandonare la mia mente, mentre preparo la stanza degli ospiti, che diventerà il rifugio di Han So Ra. Mia madre l’accompagnerà qui tra poco, non appena verranno sbrigate tutte le pratiche burocratiche e io desidero che ogni cosa sia perfetta, per alleviare il più possibile le sue pene. Ho riempito il frigorifero di ramen istantaneo e di pollo fritto, perché so che sono le pietanze che So Ra adora, sebbene la cuoca della famiglia Choi non abbia gradito affatto la mia invasione nel suo regno, fulminandomi con lo sguardo. Ho scelto di persona una smart tv nuova e più grande per lei, che ha sostituito quella più piccola presente nella stanza degli ospiti. Han So Ra è una grande amante dei drama e forse si sentirà meglio se potrà distrarsi guardandone qualcuno. Ho persino acquistato un poster gigantesco di Lee Min Ho, il suo attore preferito. Non è la prima volta che la mia migliore amica affronta un lutto. Aveva solo sei anni quando sua madre decise di togliersi la vita, imbottendosi di barbiturici. Allora avevo tentato di starle vicino, anche se ero solo un bambino: condividevo con lei delle grosse porzioni di pollo fritto, l’abbracciavo forte, le raccontavo qualche favola e le ripetevo che avrebbe sempre potuto contare su di me. Avevamo solo sei anni ma ero certo che non l’avrei mai abbandonata. Ad aiutarla davvero ad affrontare la perdita della madre, però,era stata sua nonna. Le aveva insegnato a perdonare la madre e a capirne la disperazione. Ora però la dolce nonna Han, che aveva amato anche me come un nipote, non c’è più. Io sarei rimasto al fianco di So Ra e l’avrei aiutata. Avrebbe trovato sempre in me un amico con cui sfogarsi e le avrei offerto una spalla su cui piangere. Credo, però, che sentirà moltissimo la mancanza della sua casa e del Bukhansan , il parco nazionale dove è cresciuta e dove sua nonna ha lavorato per molti anni. La mia più grande passione, quella per la fotografia, potrebbe aiutarmi a farla stare meglio e a farle sentire meno la nostalgia dei luoghi che tanto ama. Se non fossi stato l’erede di una grande multinazionale, forse avrei potuto guadagnarmi da vivere girando per il mondo con So Ra e la mia macchina fotografica, scattando foto o realizzando documentari. Avremmo potuto visitare l’Africa, l’Europa e le Americhe. So che non potrò mai realizzare il mio sogno e inoltre devo pensare al benessere della mia amica, quindi torno al presente e al quadro che sto attaccando alla parete della sua stanza. Si tratta di una di una mia foto ingrandita del lago del Bukhansan, uno dei luoghi preferiti da So Ra, dove proprio ieri abbiamo sparso le ceneri della nonna. Nella fotografia nonna e nipote sorridono felici all’obiettivo, sedute sulla panchina, con il lago sullo sfondo. Ho tappezzato la stanza di fotografie del parco e spero che So Ra le gradirà.

Storytelling Chronicles - fanart1

Una voce autoritaria e un po’ sgradevole mi costringe a fare i conti con la realtà. Il martello colpisce il mio dito invece del chiodo. Non riesco a trattenere un gemito di dolore, mentre la proprietaria della voce che mi ha distratto si trasforma immediatamente in un’infermiera. Chiede alla cameriera di prendere la cassetta del pronto soccorso, poi si siede con me sul letto di Han So Ra e inizia a medicarmi, non prestando attenzione alle mie proteste.

« Non capisco perché vi diate tanto disturbo per questa ragazza. È stata ammessa anche nel nostro liceo. Un istituto privato, frequentato da persone di un certo livello.» mi fa notare Gang Seon A, con i suoi soliti modi da snob. Sua madre l’ha costretta ad aiutarmi a preparare la stanza della mia migliore amica , ma a loro non importa nulla di Han So Ra e del suo lutto. Le cose che interessano alle due Gang siamo io, ovvero il rampollo della famiglia Choi e la fusione dei nostri imperi finanziari, che ci renderebbe a tutti gli effetti ancor più ricchi e potenti. In ogni caso Seon A è una bulla e temo per l’incolumità di So Ra .

 

«Il motivo è semplice. Siamo amici. Mia madre e quella di So Ra erano come sorelle e lei desidera occuparsi della figlia della sua migliore amica, perché prova dell’affetto sincero per lei. Han So Ra è una delle mie amiche più care e farò di tutto per farla stare bene e aiutarla a superare il dolore per la sua perdita. Mi aspetto che anche tu sia gentile con lei e mi aiuti.»

Lo sguardo che mi lancia Gang Seon A è duro mentre si rivolge a me a bruciapelo

«Tu non sei solo un amico per Han So Ra. Ne sei innamorato.»

Non so cosa rispondere mentre mi domando come quella vipera ingioiellata abbia potuto scoprire il mio più grande segreto. Cerco di negare i miei sentimenti, anche perché da questo dipenderà la sopravvivenza della mia amica nella nuova scuola. Se dovessero farle del male a causa mia non potrei mai perdonarmelo.

Il problema, però, è che sono davvero innamorato di So Ra e automaticamente mi sono trasformato in uno dei cliché che lei adora far venire alla luce, mentre legge un romanzo o guarda un drama. La mia amica trova tutto questo tremendamente divertente. Quando era bambina affermava che mi avrebbe sposato, ma ora, che siamo ormai due adolescenti, riderebbe di me.

Storytelling Chronicles - fanart2

Non saprei indicare il momento in cui la mia amicizia per lei si sia trasformata in amore, ma so con certezza quando i miei sentimenti per So Ra mi sono diventati talmente chiari da non poter essere più ignorati. Fu grazie a lei se scoprii il significato della parola gelosia. È passato poco più di un anno da quella rivelazione. Per le vacanze estive, So Ra era ospite della mia famiglia nella nostra casa al mare, a Gyeongpo Beach. Il nostro vicino era un diplomatico con un figlio adolescente, Bak Si Seop, che era un mio coetaneo, con cui ogni estate mi divertivo cavalcando l’oceano su una tavola da surf. Quell’anno, però, Back Si trovò decisamente più interessante trascorrere il proprio tempo con So Ra. I due conversavano di natura, di alberi, animali, piante da giardino e del paesaggio incantevole del Bukhansan ed io ero sempre più escluso dalle loro conversazioni, anche perché Bak Si cercava sempre una scusa per restare da solo in compagnia della mia amica. Scoprii con enorme stupore che il loro avvicinamento, che avrebbe dovuto rendermi felice, perché Bak Si era un bravo ragazzo e So Ra aveva ogni diritto di essere corteggiata e di avere un fidanzato, in realtà destava in me il sentimento opposto. Ero io quello che sarebbe dovuto uscire con lei, non quello sbruffone. Ero io quello che le era sempre stato accanto, quello che la conosceva meglio di chiunque altro, comprendendo al primo sguardo ciò che le stava passando per la mente. Ero io e non lui quello che So Ra sognava di sposare da bambina. Mi accorsi di essere innamorato di lei . Mi resi conto di provare quei sentimenti già da un po’.

La voce di Gang Seon A mi catapulta di nuovo nel presente e so che ha capito e che conosce i miei sentimenti. Nel frattempo So Ra entra nella stanza, con gli occhi spenti e il viso pallido, scortata da mia madre e perdo il controllo delle mie azioni, dimenticandomi persino della pericolosa Seon A. Mi avvicino alla mia amica e la stringo forte tra le braccia.

«Benvenuta a casa» sussurro.

Copyright @ 2020 Silvia Bucchi

Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale. 

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12 commenti su “Storytelling Chronicles #4: Benvenuta a casa di Silvia Bucchi

  1. Silvia Maria Bragalini il said:

    Ciao Silvia!
    Rispetto al racconto del mese scorso, questo è un utile ed interessante prequel, che ci racconta meglio il punto di vista del protagonista maschile. Mi sto appassionando a questa storia, scritta in modo così scorrevole ed emozionante. Purtroppo nella vita dei due protagonisti non mancano i dispiaceri, e c’è sempre qualche perfido personaggio che tenta di mettersi in mezzo, ma mi sembrano comunque scelte coerenti con un contesto prevalentemente romance. L’ambientazione, come ti avevo già detto il mese scorso, è interessante: non conosco la Corea, ma stavolta, invece che nel bosco, ci troviamo al mare! Il che mi fa ben sperare per il racconto del mese prossimo…

    Complimenti, grazie a questo capitolo abbiamo potuto conoscere meglio passato e psicologia dei personaggi, mi è davvero piaciuto!

  2. Susy il said:

    Siccome c’erano dei punti da analizzare con attenzione nel vecchio racconto sono contenta che qui hai deciso di approfondire i sentimenti dei due personaggi rendendo chiare stavolta le intenzioni reali del protagonista maschile.
    La scrittura in prima persona ti si addice e ho trovato questo racconto molto carino, si nota ancora una volta la tua passione per la Corea e tutto ciò che la circonda, quindi brava.

  3. Debora il said:

    Ciao Silvia. Tecnicamente parlando, questo racconto è molto più bilanciato del precedente, più asciutto sopratutto nelle descrizioni dei luoghi, però non ha perso efficacia, neanche un po’. Anzi, direi il contrario. Hai fatto emergere pian piano ogni elemento e l’hai reso funzionale al nocciolo della questione, ovvero ai pensieri di Choi Hyo Jun. Questo rende più semplice restare dentro la storia e immergersi nella mente di chi si adopera al meglio per aiutare colei che ama, sebbene la situazione sia davvero complicata. Mi hanno colpito molto i gesti semplici e teneri di Choi Hyo Jun. Penso tu sia riuscita a caratterizzarlo bene e devo dire che mi piace parecchio, il ragazzo.
    Ho trovato solo un refuso: “Si tratta di una di una mia foto ingrandita”. Per il resto, a parte forse qualche virgola da aggiustare, la scrittura è corretta, efficace, scorrevole. Secondo me, hai imboccato la strada giusta. Bravissima. Alla prossima.

  4. Stephi il said:

    Quanta tenerezza in questo racconto Silvia! Mi è piaciuto davvero tanto. Ho apprezzato molto la scelta di riprendere in mano i protagonisti del racconto precedente per darci modo di conoscerli meglio, credo che il tuo intento sia perfettamente riuscito e che tu abbia descritto benissimo il punto di vista di Choi Hyo Jun. La storia scorre facilmente e si legge che è un piacere, i due protagonisti si fanno voler bene senza difficoltà e nel complesso credo tu sia riuscita a bilanciare ottimamente le varie parti del racconto, così come a fornire delle descrizioni veritiere e plausibili di ciò anche un amico vive di fronte al lutto di qualcuno a lui caro, cosa che non si legge spesso ma che effettivamente merita di essere considerata. Sono positivamente colpita, brava! Al prossimo racconto, Stephi 🙂

  5. Ok, dopo questo racconto, non solo ti toccherà scrivere altre storie su Choi Hyo Jun e Han So Ra perché sono adorabili e io sono affamata della loro tenerezza, ma dovrai continuare anche a narrarmi della Corea del Sud in generale in quanto, da come ne parli, traspare tutto l’amore che nutri per questa stupenda nazione e lo susciti pure in chi ti legge, è inevitabile *-*

    In particolar modo, nel presente caso, mi ha colpita tantissimo il protagonista maschile che già nel racconto precedente aveva fatto la sua bella figura, decisamente molto galante e, quindi, tanto apprezzata dalla sottoscritta <3 Ho amato i piccoli gesti che compie per rendere migliore la vita ora grama della sua cara amica per cui -era già chiaro prima, ma è comunque bello averne una conferma nero su bianco eheh- prova sentimenti più profondi di quello che ci voleva far credere all'inizio 😉 Il culmine è la chiusura del racconto che rappresenta il colpo di grazia per i sensibili come me <3 Niente, mi ha completamente conquistata, si è capito? Ahah :3

    La ciliegina sulla torta, però, è Gang Seon A che, sebbene sia un bad character a tutti gli effetti, regala quel "quid" in più alla tua storia 😉 Ebbene sì, sono curiosa di capire fin dove possa arrivare questa viperetta 😉 Sono certa non mi deluderà per niente :*

    • silviatralerighe il said:

      Ciao Lara. Torneranno loro e tornerà la Corea del Sud. Io la sto scoprendo pian piano questa meravigliosa nazione. I drama sono stati lo spunto per tentare di scrivere questo racconto, mentre questa storia mi ha spinto a fare delle ricerche e a documentarmi. Volevo che il nostro protagonista fosse dolce, che cercasse di aiutare la sua amica con cose semplici, ma in grado di farla sentire a casa. Mi è piaciuto molto descrivere anche l’antagonista. Sin dall’inizio ho pensato che dovesse esserci lei accanto al protagonista. Immaginavo un dialogo tra loro e lo trovavo divertente. A presto. Silvia.

  6. Anne Louise il said:

    Ciao Silvia! Sono molto felice che tu abbia deciso di regalarci un altro tassello di questa storia che sembra sempre di più un drama a puntate! Ho avuto la sensazione di rivedere le ambientazioni, lo stile narrativo (con relativi riferimenti al passato dei protagonisti, immancabili in un drama che si rispetti!), i personaggi tipici (vedesi la ragazza “bulla”). Insomma, anche in questo racconto sei riuscita a catturarmi nella bellissima atmosfera coreana, tra descrizioni (molto più equilibrate) ed emozioni molto diverse tra loro! Non vedo l’ora di leggere ancora di loro e godermi una nuova “puntata”! Alla prossima

  7. Ciao. Rispetto al racconto precedente, ho trovato questo molto più intenso e vivo. Forse è il modo in cui hai usato la prima persona, i sentimenti del protagonista, i ricordi che lui ha di lei, i dettagli visti attraverso i suoi occhi, tutto trasmette il suo amore per lei.
    Non so molto di drammi ahimè, ma ho apprezzato molto il tuo racconto e sono curiosa di come andrà avanti. Ci sono stati diversi dettagli interessanti sui protagonisti e su come sono, su come si sentono e questo direi che è molto positivo. Attira l’attenzione del lettore sicuramente.
    A presto
    Liv

  8. Ciao Silvia!
    Ma che bello ritrovare Choi Hyo Jun e Han So Ra! Sono una coppia davvero tenera e, rispetto alla scorsa volta, l’esserti concentrata più su di loro che sui dettagli del contesto sud coreano ha snellito la storia e l’ha resa molto più accattivante! Davvero una lettura scorrevole e, con i riferimenti che comunque dai sui drama e la cultura dell’ereditarietà, risulta equilibrata, bella e che invoglia a saperne di più.
    Il pov di Choi Hyo Jun e i suoi ricordi, poi, mettono in luce anche lui, che forse era rimasto un po’ sotto tono. Molto, molto bello!
    Complimenti e alla prossima
    Federica

  9. Sai che amo l’ambientazione coreana. In realtà stravedo per tutto ciò che è coreano, cinese e giapponese quindi non posso che essere felice che hai continuato le vicende di questa coppia adorabile. In prima persona te la cavi molto bene, complimenti. Anche questo tuo racconto mi è molto piaciuto ❤️

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