Offside di Juliana Stone: Review Party

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Oggi vi parlerò di Offside, il primo dei tre romanzi di Juliana Stone, dedicati alle tre gemelle Barker. Ringrazio Carmelinda M. Bellini  per avermi permesso di partecipare all’evento e la Triskell Edizioni per la copia omaggio.

 

Offside - Cover

Sinossi

Quando il fenomeno dell’hockey Billie-Jo Barker torna a casa e decide di giocare nel piccolo torneo locale del venerdì sera, nella cittadina di New Waterford si scatena l’inferno. Non perché venga messo in dubbio il talento di Billie, ma perché è una donna. E, nonostante i tempi moderni, qualcuno dei ragazzi del luogo ha ancora problemi a lasciare che una ragazza entri in uno spazio riservato agli uomini.
Sin da subito, Billie si trova al centro di una piccola battaglia dei sessi, dove ognuno sceglie la parte dove stare. Le sue sorelle. I suoi concittadini. I suoi amici. Eppure, l’unica persona di cui le importerebbe l’opinione non sembra granché interessata. Logan Forest, l’uomo che le ha spezzato il cuore quando aveva diciotto anni, lo stesso uomo con cui ora condivide la panchina della squadra di hockey ogni venerdì sera.
Billie-Jo Barker ha molto da dimostrare e, sebbene non abbia problemi a segnare sul ghiaccio, si domanda se riuscirà a fare gol anche nel cuore dell’uomo dei suoi sogni.

La mia recensione.

Offside è il primo romanzo de The Barker Triplets, ovvero della trilogia dedicata alle tre gemelle Barker: Betti-Jo, Bobbi-Jo e Billie-Jo. Quest’ultima è la protagonista della nostra storia ed è la sportiva della famiglia. Le vicende dell’eroina di questo Sport Romance ci permettono di analizzare il ruolo femminile nelle discipline sportive considerate di competenza prevalentemente maschile. Nel giugno del 2019, l’Italia “ha scoperto” che il Nostro Paese ha una nazionale femminile di calcio, che dopo 20 anni tornava a disputare un Mondiale, qualificandosi tra le prime otto squadre al mondo. Ovviamente i commenti sul web sono stati numerosi, sia a favore che contro e su un giornale è uscito un articolo che proponeva di tagliare il pallone da calcio alle giocatrici. Offside ha riportato alla mia memoria tutto questo, perché Juliana Stone ha descritto perfettamente la situazione delle donne che praticano, ad alti livelli, uno sport ritenuto per lo più maschile. Billie- Jo è una giocatrice di hockey che ha vinto due medaglie oro Olimpiadi, che ha giocato in Svezia con una squadra professionista e che non viene considerata degna di far parte in una squadra amatoriale di paese, formata da maschi. E la Stone ci lascia intendere che il motivo è solamente uno: i compagni di squadra e gli avversari non possono accettare che una donna sia più forte di loro e li metta in ombra sul campo. L’aspetto triste della vicenda è che la maggior parte delle donne del paese si schiera con gli uomini. L’autrice è stata davvero brava a descrivere i soprusi subiti dalla protagonista, in quanto donna che invadeva un ambito maschile: secondo gli abitanti del paese di Billie-Jo   tutte le giocatrici di hockey sono lesbiche, oppure entrano in campo non per amore nei confronti del  loro sport, ma perché desiderano rimorchiare i mariti delle altre… Ho provato parecchia rabbia, mentre leggevo la storia di Billie-Jo, perché gli altri giocatori non si sono limitati a lanciare insulti contro di lei o a farle scherzi idioti e crudeli (azioni comunque già gravi), ma si sono resi protagonisti di veri e propri attacchi fisici, mascherati da azioni di gioco, che potevano mettere in pericolo la vita stessa della protagonista. Inizialmente avrei strangolato Bobbi-Jo, per non aver appoggiato Billie come meritava, ma ho combinato idea, quando la ragazza ha deciso di schierarsi dalla parte della sorella.
Di Billie – Jo ho adorato il coraggio, la forza di volontà, il suo amore per l’hockey, il bisogno viscerale di praticarlo e di scendere in campo. La protagonista di Offside doveva ricostruire il proprio futuro, dopo la fine di una carriera e ha saputo affrontare questa delicata situazione con forza e maturità.
È giunto il momento di parlare anche del protagonista maschile, ovvero di Logan. Billie-Jo ha sempre avuto una cotta per lui, durante gli anni del liceo e aveva compiuto una scelta davvero folle a riguardo, visto che Logan sembrava avere una preferenza per Betti-Jo e non aveva mai considerato la sportiva delle ragazze Barker. È incredibile vedere come una ragazza così decisa riguardo al proprio futuro nel mondo dell’hockey, fosse tanto insicura in ambito sentimentale. Devo dire che ho apprezzato il modo in cui Logan ha  sostenuto la nostra Billie durante gli scontri con gli altri compagni di squadra e come l’ha  difesa dagli attacchi dell’intero paese.
Ammetto di essere molto interessata alle vicende del secondo romanzo della serie delle gemelle Barker, quello dedicato a Bobbi – Jo e a Shane, che spero uscirà presto in italiano. In Offside abbiamo visto che li lega ancora un grande amore, anche se la loro storia è finita da tempo e lei si ostina a far coppia con un noioso manichino.
Per quanto riguarda Betti-Jo, spero di riuscire a rivalutare il suo personaggio e ad apprezzare la sua storia d’amore, che conosceremo nel terzo romanzo. La sorella di Billie e Bobbi è apparsa solo in poche scene di Offside, ma avrei voluto strangolarla. Più che una sorella mi è sembrata una vipera egoista.
Forse la storia d’amore tra Billie-Jo e Logan non sarà stata piena di colpi di scena, ma credo che i due protagonisti formino una coppia unita e piacevole. Questo romanzo ha avuto il grande pregio di farmi riflettere su tematiche importanti e merita 6 stelle. Consigliatissimo.

 

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